Prestazione maiuscola di Rafa Nadal, che dà una lezione di tennis a Berdych e si qualifica per i quarti di finale dello slam australiano per l’11ª volta in carriera. Incredibile prova del maiorchino, il quale ha disputato i primi due set ad una intensità e ad un livello tale da neutralizzare il suo avversario, incapace di interrompere il dominio di Rafa. Appena un game vinto da Tomas Berdych nei primi due parziali, salvo poi rifarsi nella terza frazione, dove ha sprecato un match point prima di perdere al tie-break. Con la performance odierna Nadal manda inevitabilmente un segnale forte ai suoi colleghi, confermando una notevole tenuta fisica e forza mentale tanto da sconfiggere in maniera tutt’altro che difficile due giocatori piuttosto in forma quali Berdych e De Minaur. 5 aces e 32 vincenti messi a segno dallo spagnolo, che nei primi due set ha fatto ammattire il suo avversario, costringendolo spesso all’errore oppure a rischiare più del previsto e dunque a commettere qualche gratuito di troppo, nella speranza di invertire il trend. Al prossimo turno Rafa affronterà Frances Tiafoe, in quello che sarà il primo confronto in carriera fra i due e dove il tennista iberico partirà ovviamente favorito. Gli occhi, però, sono tutti puntati su un’eventuale semifinale con Federer, alla tutti gli appassionati sperano di assistere. Intanto Nadal blinda la seconda posizione del ranking e tiene a distanza il tedesco Zverev, che nel frattempo prova a farsi largo.
PRIMO SET – Entrambi i giocatori iniziano il match cercando di essere subito aggressivi in risposta in modo da aprirsi il campo e mettere in discesa il punto. Effettivamente Berdych si procura una palla break, poi annullata dallo spagnolo che si salva vincendo il game grazie a due servizi vincenti ed a un ace; discorso diverso per Nadal, che sfrutta dei gravi errori del suo avversario e va subito a segno, portandosi sul 2-0. Da questo momento il copione del primo set è lo stesso e va avanti fino alla fine, vale a dire Rafa un’ottima partenza di Rafa che mette pressione al suo avversario il quale, costretto a recuperare, nella maggior parte dei casi tenta dei colpi piuttosto complicati che finiscono larghi di parecchio o non chiude il punto e viene punito dal suo avversario, il quale lo trafigge da tutte le parti. Dopo 29 minuti termina l’agonia – almeno parziale – di Berdych, che rimedia un bagel e va a sedersi al cambio campo a testa bassa. Particolarmente interessante la statistica che rivela che il ceco ha sempre perso il primo punto del game e solo in un’occasione ha vinto il secondo: di fatto, Nadal partiva avanti 30-0 quasi sempre.
SECONDO SET – Nel secondo parziale non si può dire che la musica sia cambiata poiché la supremazia di Nadal non è stata comunque mai messa in discussione; il tennista ceco ha però alzato leggermente il suo livello di gioco e c’è stata più partita. Inoltre, come magra consolazione, dopo 48 minuti dall’inizio del match Berdych è finalmente riuscito a portare a casa un game, scatenando gli applausi del pubblico grazie alla sua esultanza con il pugno alzato. Per Tomas, però, è tuttavia rimasto il problema del cinismo e della mancata concretizzazione delle chances a suo favore, non a caso si è trovato in ben due games in risposta avanti 30-0, complici dei regali del numero due del mondo, ma non è mai riuscito ad ammazzare il game, facendosi sempre rimontare. Non bisogna dimenticare poi che dall’altra parte della rete c’era Rafa Nadal, il quale, come se non bastasse, rispondeva molto più vicino al campo rispetto a quattro anni fa, quando affrontò Berdych proprio su questi campi, allontanandosi dalla scritta “Melbourne” e mettendo quasi i piedi in campo. 6-1 il punteggio finale e ben due i set di vantaggio per il maiorchino.
TERZO SET – Infine, la terza frazione è sembrata appartenere a un altro incontro poiché fin dall’inizio si è visto in campo un Berdych estremamente differente da quello ammirato nei primi due set, più incisivo, più determinato ed anche più calato nel match. Nonostante le due palle break che ha dovuto fronteggiare nel quinto gioco, spesso è stato lui a prendere in mano lo scambio anzi lo spagnolo è apparso addirittura in difficoltà fisicamente, ma soprattutto tatticamente dato che Berdych ha iniziato ad anticipare i colpi ed a tirare vincenti, specialmente con il diritto, lasciando Rafa immobile. Ciononostante, è stato ancora Nadal ad avere a disposizione altre due palle break, questa volta sul 5 pari, ma non ha saputo sfruttarle a dovere. Malgrado il tie-break alle porte, il treno per Berdych è passato, sotto forma di set point nel dodicesimo game. Il ceco non è però riuscito a cogliere l’occasione e, complice un Nadal che non aveva intenzione di perdonare, si è giunti al tie-break. Qui, dopo un equilibrio iniziale rotto dal mini-break ottenuto da Berdych che lo ha portato 4-3, il tennista di Manacor è salito in cattedra ed ha infilato 4 punti consecutivi, assicurandosi la sfida e staccando il pass per i quarti di finale.
SUPER TIAFOE – A sorpresa, almeno secondo le quote dei bookmakers, non sarà Grigor Dimitrov l’avversario di Nadal bensì Frances Tiafoe, outsider assoluto di questo Australian Open, capace di battere quest’oggi la seconda testa di serie del suo torneo, dopo l’incredibile upset del secondo turno quando ebbe la meglio su Kevin Anderson. A dir la verità la vittoria odierna è stata più che meritata e soprattutto cercata e voluta dallo statunitense, il quale è entrato in campo con le idee ben chiare, riuscendo ad imporsi dopo 3 ore e 43 di gioco. Dei tre set persi, ad eccezione di qualche palla break qua e là non sfruttata, solamente in uno Dimitrov può davvero avere tanto da recriminare con se stesso, vale a dire il secondo, in particolare nel tie-break dove ha sprecato tre set point consecutivi e, dal 6-3 in suo favore, ha subito un parziale di 5 punti a 0 che lo ha condannato. Qualche errore di troppo per Dimitrov, che purtroppo si sta lentamente uniformando alla massa, facendo svanire anche le ultime speranze di poter essere un campione o comunque un giocatore da primi posti del ranking. Diverso il discorso per Tiafoe, il quale ha 21 anni e un campione sta cercando di diventarlo. Malgrado il suo tennis non sia esteticamente molto bello, anzi in molti lo definiscono abbastanza macchinoso, non si può obiettare sulla sua efficacia tanto che ha portato l’americano a vincere il suo primo torneo Atp all’età di 20 anni e stabilmente in Top 50. Grazie ai quarti di finale, Tiafoe guadagnerà ben 10 posizioni nel ranking, andando ad occupare – almeno per il momento – la 29ª piazza. Chissà poi che la sfida con Nadal non possa addirittura spingerlo ancora oltre…
Risultati:
[2] R. Nadal b. T. Berdych 6-0 6-1 7-6 [4]
F. Tiafoe b. [20] G. Dimitrov 7-5 7-6 [6] 6-7 [1] 7-5