L’appuntamento con il grande tennis si rinnova puntualmente in occasione del primo Slam dell’anno: gli Australian Open (in scena a Melbourne dal 16 al 29 gennaio). La stagione tennistica 2017 è appena agli albori ma per i veri amanti dello sport con la racchetta risulta a dir poco inevitabile porsi prematuramente domande da un milione di euro, anzi, da 44 milioni di dollari australiani per l’esattezza (ecco a quanto ammonta il prize money dello Slam). Domande del tipo: “chi trionferà nello Slam del Pacifico? Ma soprattutto, quali sorprese ci riserverà il plexicushion?
OCCASIONI PER TUTTE– Alla clamorosa prevedibilità ed, in un certo senso, staticità del tennis maschile si affianca come un’antitesi perfetta e sublime l’imprevedibilità del tennis in gonnella, il quale, specialmente negli ultimi tempi, non permette di mettersi in posizione di dare risposte secche e concrete a domande di simile portata. Questo, soprattutto quando si osserva che le più quotate del circuito – escluse la solita guastafeste Serena Williams e la nuova numero uno Angelique Kerber – sono fuori dai giochi. Ricordiamo infatti che Maria Sharapova, Petra Kvitova e Victoria Azarenka non saranno al via nella terra dei canguri.
La prima, che l’8 marzo 2016 aveva fatto “mea culpa” dinanzi a uno stormo di telecamere e giornalisti in un albergo della periferia di Los Angeles, ammettendo non aver superato l’antidoping allo stesso Open del Pacifico, ritornerà ufficialmente alle competizioni il prossimo maggio; giusto in tempo per la stagione sulla terra battuta, superficie che ha regalato alla bella (e dannata) russa il suo ultimo Slam nel 2014 in quel di Parigi. Ma basterà quello che resta di Masha per tornare ai livelli di una volta? Kvitova, invece, non ha ancora fissato il rientro (se ce ne sarà uno), in seguito all’aggressione subita nella sua casa di Prostejov da parte di un ladro armato di coltello, che l’ha ferita alla mano sinistra lo scorso dicembre. Infine, stessa incognita anche per “Vika”, la quale, a sette mesi dal suo ultimo match giocato, ha provato la gioia di diventare mamma per la prima volta.
LA VOLTA BUONA PER RADWANSKA ED HALEP? Parlando, appunto, di gioie – questa volta mancate – vengono in mente i nomi di due protagoniste del circuito: Agnieszka Radwanska e Simona Halep, entrambe a caccia del primo Slam dopo aver rispettivamente conquistato la bellezza di 20 e 14 titoli WTA. Incredibile come due giocatrici di tale calibro non siano ancora riuscite a catturare uno dei quattro tornei più ambiti di sempre. La Halep ci è andata vicino, molto vicino, di preciso nel 2012, sulla cocente terra del Philippe Chatrier, al Roland Garros, dove fu sconfitta in finale dalla siberiana Sharapova in tre rocamboleschi set per 6-4, 6-7, 6-4. Meno confidenza, forse, con il sintetico australiano per la tennista di Costanza, che ha come miglior risultato in quel di Melbourne due quarti di finale consecutivi conquistati nel 2014 e nel 2015. A favore della Radwanska, giocatrice decisamente più incline ai grandi risultati sulle superfici veloci, testimoniano bensì una finale a Wimbledon persa nel 2012 contro Serena Williams con uno score di 6-1, 5-7, 6-2; e due semifinali agli AO raggiunte nel 2014 e durante la passata edizione.
Sia la rumena che la polacca hanno deciso di iniziare il 2017 e, di conseguenza, la preparazione agli Australian Open a Shenzhen (torneo WTA International andato in scena dal 1 al 7 gennaio) ma nessuna delle due è riuscita a spingersi oltre i quarti di finale. Di fatto, la Halep, in tabellone con la testa di serie numero 2, dopo aver superato la Jankovic all’esordio, si è arrestata inaspettatamente al cospetto della Siniakova. La Radwanska, crollata ai quarti, si è arresa invece alla Riske con un punteggio (6-1,6-1) che lascia qualche dubbio sulle sue condizioni in vista del prossimo importante appuntamento.
Gli stessi dubbi ricadono sulle già citate Williams e Kerber, reduci da due scivoloni memorabili. Serena ha mancato clamorosamente l’obiettivo Aukland uscendo sconfitta contro la Brengle agli ottavi, mentre una altrettanto questionabile Kerber si è fermata appena al secondo ostacolo in quel di Brisbane. A questo punto, proprio sotto i piedi della ex e dell’attuale numero uno del mondo, sul podio delle favorite “aussie” si apre una voragine che lascia spazio ad infinite possibilità. I sogni di Halep e Radwanska restano in standby nell’attesa di misurasi con talenti quali Muguruza, Pliskova e Cibulkova, di questi tempi più protagoniste che outsiders.
A cura di Arianna Nardi
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