Per la gioia degli appassionati, assisteremo al ventunesimo confronto della storia, fra Serena Williams e Maria Sharapova, che nella notte hanno superato i rispettivi impegni, e si sono garantite il pass per i quarti di finale.
Tutto facile per la numero uno del mondo, che mette fine ai sogni di Margarita Gasparyan, in poco meno di un’ ora; 6-2 6-1 il punteggio finale che non ha bisogno di particolari commenti. Dura pochi minuti l’ illusione di vedere un match combattuto e avvincente, con la russa che ottiene il break nel game di apertura, ma Serena ristabilisce prontamente le gerarchie, conquistando una serie di quattro giochi consecutivi. Anche il secondo set ha poca da raccontare, pronti via e la Williams sale subito 3-0, e pratica sbrigati in 57 minuti.
Serena sembra aver spazzato via ogni dubbio sulle sue condizioni fisiche, che alla vigilia del torneo sembravano incerte; le sue avversarie fin qui hanno subito tutte lo stesso trattamento, ad eccezione di Camila Giorgi, che è riuscita a tenere testa all’ americana, pur venendo comunque sconfitta in due set.
Se per la Williams si è trattato di una passeggiata di salute, non si può dire lo stesso per Maria Sharapova, che ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie, per uscire vincitrice dal confronto con Belinda Bencic. 2 a 0 per la siberiana, ma match che ha superato le due ore di gioco, basti pensare che ogni singolo set, è durato più di tutto l’ incontro fra Serena e la Gasparyan.
La Sharapova ha cercato di fare la partita, senza però mai riuscire a prendere un netto sopravvento sulla giovane svizzera, abile a difendersi e a replicare colpo su colpo. Il servizio è stato l’ arma in più della russa, che ha avuto una percentuale di prime palle piuttosto bassa (47%), ma che al tempo stesso ha messo a segno la bellezza di 21 ace.
Nel primo set le due contendenti si strappano il servizio a ripetizione, ma nessuna piazza un allungo significativo, si arriva così al 6-5 che fa pregustare il tiebreak, ma è brava la Sharapova a piazzare la zampata decisiva. Il secondo set mantiene l’ equilibrio, ma stavolta la fanno da padrone i servizi, le rare possibilità di break vengono prontamente annullate, e anche in questa occasione è la siberiana a prevalere, nuovamente sul 7-5.
Un quarto di finale che non sembra lasciare speranze alla Venere di Russia, che non sconfigge Serena dal lontano 2004, ma che resta sempre una delle sfide più attese del circuito.