Ferrer raggiunge i quarti di finale all’Australian Open. Beh, non è una novità in sé, considerando che su questi campi ha raggiunto anche due semifinali (2011 e 2013). Ma lo ha fatto in modo perentorio, regolando senza problemi Isner con il punteggio di 6-4 6-4 7-5.
Ha dimostrato una condizione atletica eccellente, la solita straordinaria mobilità di piedi e tanta aggressività: sul piano dello scambio non c’è stata partita, ma lo spagnolo si è dimostrato abilissimo anche a disinnescare il servizio del suo avversario, solitamente arma killer.
E’ l’unico ad aver raggiunto i quarti senza aver perso un set. Clamoroso. Soprattutto se consideriamo che non erano in pochi ad averlo già dato per finito. Dimenticando forse che stiamo parlando di un tennista esploso tardi, attorno ai 30 anni, e che da anni raggiunge gli atti finali di tutti gli Slam. Spesso eliminato da Murray, Djokovic o Nadal, pur mancando il grande acuto ha sempre dimostrato e dimostra ancora oggi una dedizione e caparbietà uniche. Ha 34 anni e corre ancora come un diavolaccio e quando non lo fa in campo lo fa in bici. Un atleta e un professionista eccezionale.
“Sono molto contento, sto bene fisicamente e questo è importante. Ogni anno cerco di migliorare il mio gioco e me stesso. Non ho mai avuto gravi infortuni fisici, sono stato anche fortunato e comunque giocare a tennis mi diverte ancora moltissimo” ha dichiarato.
Sicuramente anche il cambio di racchetta ha dato i suoi frutti: “Mi piace tantissimo il mio nuovo attrezzo”.
Ad attenderlo nei quarti sarà Murray, apparso molto in forma, contro cui ha perso gli ultimi cinque confronti diretti. “Con Murray sarà durissima, sta giocando molto bene. Ma darò il meglio di me”. Siamo 12-6 negli head to head, 11 su 13 per Murray sul cemento. C’è un precedente anche in Australia, le semifinali del 2011, dove vinse Andy in quattro set.
Vedremo come andrà. Comunque sia, sempre immenso Ferru.