Altra buona prova per Camila Giorgi, altra occasione mancata. La maceratese, classe 1991, ha fatto una grandissima prestazione contro Angelique Kerber, ex n.1 del mondo, che quattro anni fa sui campi australiani vinceva il suo primo Slam in carriera. Su una Margaret Court Arena gremita di gente, Camila Giorgi ha dato prova di una grande battaglia, pur con qualche up and down, ma ha ceduto infine alla regolarità e alla costanza della tedesca, che ha prevalso con il punteggio di 6-2 7-6(4) 6-3 in due ore e 10 minuti di partita. “Ho fatto il mio gioco, sono stata aggressiva per tutta la partita, ho rischiato io, cercando sempre di andare avanti. Se stai a fondo e stai lì ad aspettare l’errore dell’avversaria è diverso, più facile. Io penso a me stessa, credo di aver fatto una bellissima partita”, ha detto l’azzurra, conscia di aver dato tutto contro un’avversaria durissima, che l’ha sconfitta per la quinta volta su cinque in carriera e che, oggi più di altre volte, ha dovuto sudare le classiche sette camicie.
Il primo set, in realtà, ha poca storia: Camila attacca sin dall’inizio, cercando di anticipare ogni colpo, metodo che aveva attuato in modo impeccabile contro Kuznetsova. Giorgi però fa qualche errore di troppo (8 vincenti a fronte di 20 errori) e anche al servizio è poco regolare (8 doppi falli). D’altra parte, Kerber, dopo un anno un po’ sottotono sembra stia tornando la cannibale di un tempo: con pazienza e ritrovata forma fisica, riesce spesso a recuperare colpi impossibili di Giorgi, che contro quasi tutte le altre sarebbero stati dei vincenti. Brava a non arretrare, riesce a sfruttare al meglio il peso della palla di Camila, per trasformare recuperi e colpi difensivi “in appoggio” in fenomenali vincenti. Il primo parziale si conclude con un netto 6-2 per Kerber, dopo appena 25 minuti.
Ben altra storia il secondo parziale, dove Camila riesce a ridurre gli errori e a migliorare il rendimento del servizio; più paziente, è brava a dominare lo scambio e mettere a segno l’affondo finale nel momento adatto. Il match va avanti liscio senza palle break fino al tie-break finale. Qui Kerber conquista il mini-break e sale 3 a 1; l’azzurra poi però è brava a mettere in fila tre vincenti e passare avanti, prima di chiudere 7 a 4 nella frazione.
Anche il terzo set inizia in equilibrio, con ben tre occasioni di palle break per l’italiana, che però non sfrutta. Certamente queste tre chance non portate a termine avrebbero potuto cambiare il match dalla sua parte. Nel game successivo, la tedesca non perdona: dopo essere stata avanti 40-15, l’italiana commette due brutti gratuiti che portano il game ai vantaggi. A questo punto Kerber, complice un dritto fuori di Camila, ottiene una palla break, che sfrutta con freddezza, portandosi avanti 3 a 1. Nel settimo game Camila è brava a reagire e contro-breakkare, riaprendo la partita 4 a 3. L’azzurra però commette altri gratuiti nel gioco successivo, che restituiscono a Kerber il servizio strappato. Al momento di servire per il match la tedesca non perdona e chiude sul 40-15, volando agli ottavi di finale, dove sfiderà la russa Pavlyuchenkova.
Le parole di Kerber a fine match: “Ho cercato di muovermi al meglio e di tenere duro. Lei tira fortissimo. Nel primo set lei ha sbagliato tanto, poi però è venuta fuori bene, alla fine del secondo ha preso la partita in mano. Io sono stata un po’ troppo passiva, lei ha rischiato e si è presa il set. Nel terzo, è girato tutto su uno, due punti. All’inizio lei ha avuto le palle break, poi io ho servito bene per salire 4-1, poi lei è rientrata. E alla fine ho solo cercato di lottare e giocare punto a punto”.
Australian Open – Terzo turno: