Australian Open, terzo turno: Osaka e Svitolina si salvano. Avanza Sevastova

Naomi Osaka

NAOMI OSAKA A UN PASSO DALLA SCONFITTA – Naomi Osaka in rimonta su Su-Wei Hsieh. La nipponica è stata a un passo dalla sconfitta. La tennista del Taiwan è stata avanti 7-5, 4-2, 40-0. Che Su-Wei Hsieh sia una cliente scomoda per chiunque è un dato di fatto. Memorabile il match agli ottavi di finale di Melbourne 2018 contro Angelique Kerber. La tennista di Brema fu costretta agli straordinari per decifrare il gioco atipico della Hsieh ed esternò un mix di rabbia e frustrazione in modo molto evidente. Lo stesso è accaduto oggi a Naomi Osaka, mandata in stato confusionale dalla numero 27 del mondo. La Osaka non ha nascosto la propria irritazione, tra lanci di racchetta, un linguaggio del corpo non proprio disteso e un atteggiamento a tratti polemico, con qualche tentativo di restituire all’avversaria le palle corte e alcuni candelotti. Naomi Osaka nel primo set non riusciva a leggere i colpi della Hsieh, che ha nel proprio repertorio un tennis vario e molto personale: rimane molto lontana dalla palla, attende, si prende il tempo per osservare dove è posizionata l’avversaria e colpisce. Su Wei Hsieh è partita alternando profondità e palle morbide, insistendo sul dritto della Osaka e la tattica ha funzionato. La campionessa di Flushing Meadows è stata destabilizzata e ha messo in serie un errore dietro l’altro. Naomi Osaka non trovava il modo per impattare correttamente in risposta sui servizi della Hsieh che viaggiavano a meno di 150 Km/h. L’unico fondamentale che ha funzionato per la giapponese è stato proprio il servizio. Per la cronaca, Su-Wei Hsieh è andata in fuga fino al 4-2 e battuta a disposizione, si è fatta raggiungere sul 4-4 e a quel punto Naomi Osaka ha trovato uno sprazzo di lucidità. E’ durato poco, però. La nipponica sul 5-4 ha servito per il set, ma al momento di chiudere ha ripreso a sbagliare. Tradita dalla fretta è andata fuori giri e l’atleta del Taiwan ne ha approfittato per mettere a segno il 7-5. La marcia della Hsieh in stato di grazia è proseguita fino al 3-0 del secondo parziale. Naomi Osaka ha provato a variare rallentando gli scambi, ma il risultato è stato che la Hsieh si è involata sul 4-2, 40-0. Naomi Osaka, con un piede e tre quarti fuori dal torneo, ha tentato l’ultima carta: spingere con convinzione e trovare le misure del campo. Non aveva alternative, del resto. Prima ha recuperato il break, e pian piano riacquistato fiducia. Su-Wei Hsieh, a corto di energie ha lottato fino all’ultimo ma la Osaka di fine secondo set era una giocatrice completamente diversa rispetto a quella di inizio match. Striscia di 4 giochi consecutivi made in Japan, 6-4 e un parziale per parte. Il set decisivo, nonostante la Hsieh abbia provato a lottare, non ha avuto storia. Naomi Osaka ha lasciato andare il braccio a modo suo e, con un sospiro di sollievo per il pericolo scampato, ha siglato il 6-1 dopo poco meno di due ore di gioco.

SI SALVA ANCHE ELINA SVITOLINA, TUTTO FACILE PER SEVASTOVA – Affermazione in rimonta anche per Elina Svitolina, che ha impiegato due ore e 55 minuti per piegare una mai doma Shuai Zhang. La tennista di Odessa si è salvata da una situazione che sembrava oramai compromessa: nel terzo set, la cinese è stata avanti 3-0 con doppio break. E’ stato un match rocambolesco, in parte condizionato dai problemi fisici accusati da entrambe. Un fastidio muscolare alla spalla per Elina Svitolina (che a momenti non riusciva a dare spinta al servizio e faticava anche nei colpi a rimbalzo), un dolore alla schiena per Shuai Zhang. Brutto primo set della tennista di Odessa che si è intestardita con la scelta di colpire al centro e Shuai Zhang ha potuto con comodità trovare angoli irraggiungibili per la numero 7 del mondo. Elina Svitolina ha così vanificato il 4-2 e servizio. Tra un vincente e l’altro Shuai Zhang (efficacissima con il rovescio) ha messo a segno 4 giochi uno via l’altro e ipotecato il parziale. Lottatissimo il secondo set. Shuai Zhang ha ceduto di schianto quando sul 5-4 per Elina Svitolina è andata a servire per rimanere nel parziale. Il problema alla spalla della tennista di Odessa sembrava aver compromesso irrimediabilmente il match. In un attimo la Svitolina, che non riusciva a servire e a sostenere gli scambi, si è trovata sotto 0-3 con doppio break per la Zhang. L’ucraina ha probabilmente valutato che l’entità dell’infortunio le consentiva di stringere i denti, andare avanti e tentare una reazione. Mentre la vincitrice delle Wta Finals lottava e riordinava le idee Shuai Zhang ha perso certezze, vittima di quella fragilità emotiva che le era costata il secondo set. L’atleta di Odessa non solo ha recuperato entrambi i break, ma se ne è presa uno di vantaggio. Dallo 0-3 al 5-3. Nulla di fatto al primo tentativo di servire per il match. Shuai Zhang, quanto è stata vulnerabile nel gestire un vantaggio quasi abissale è stata brava a riaprire la partita. Dal 5-5, però, Elina Svitolina ha estratto dal cilindro i colpi migliori e più spettacolari e ha allungato ancora una volta. L’ucraina ha messo la parola fine alla battaglia quando sul 6-5 per la seconda volta ha servito per gli ottavi di finale. Anastasija Sevastova con una prestazione impeccabile si è imposta su Qiang Wang con un doppio 6-3. In controtendenza con i primi due match in programma, la lettone è andata spedita. Ottavi di finale conquistati in un’ora e 13 minuti.

Risultati:

[4] N. Osaka b [28] S. W Hsieh 5-7 6-4 6-1

[6] E. Svitolina b S. Zhang 4-6 6-4 7-5

[13] A. Sevastova b [21] Q. Wang 6-3 6-3

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