A sorpresa fuori anche Andy Murray, eliminato da Zverev senior. Wawrinka supera un ottimo Seppi in tre tie-break, mentre Tsonga ha vita relativamente facile contro Evans. Nell’ultimo match Federer supera anche Nishikori, e ora sognare diventa lecito.
MURRAY IN DIFFICOLTA’ – Dopo l’uscita di scena del vincitore degli ultimi due Australian Open i favori del pronostico erano tutti per Andy Murray che incappa in una delle più cocenti sconfitte della sua carriera e si arrende in quattro set allo Zverev che non ti aspetti. È infatti Mischa Zverev a raggiungere i quarti di uno Slam per la prima volta in carriera dopo una partita perfetta giocata interamente all’attacco. Primo set: dopo un paio di game dove entrambi i giocatori non corrono particolari rischi nei loro turni di battuta il primo ad andare avanti di un break è proprio Murray. Nel game successivo però si capisce che la giornata del numero uno al mondo non sarà delle più semplici e Zverev alla seconda occasione incamera il punto del contro break. Murray si porta di nuovo avanti di un break nell’ottavo gioco, va a servire per il match ma inspiegabilmente e quanto mai a sorpresa da quel momento non ne indovina più una, perde due turni di servizio consecutivi, manda al servizio il suo avversario che non si fa pregare e a zero mantiene la battuta e di conseguenza vince il primo parziale con il punteggio di 7 – 5. Secondo set: Murray è deciso a mettere le cose subito in chiaro e si porta immediatamente sul 3 a 0 ma deve faticare più del previsto per scrollarsi di dosso l’avversario che non molla di un centimetro la partita. Dopo una serie infinita di break e contro break si arriva all’undicesimo game dove Murray per la prima volta fa sentire il suo peso e strappa con decisione il servizio al sorprendente avversario. Va a servire, stavolta non corre pericoli, mantiene il servizio a zero e porta la partita al terzo ristabilendo la parità nel computo dei set. Terzo set: quando tutto pare andare finalmente per il verso giusto tutti si attendono ora che il numero uno del mondo faccia valere la sua maggiore classe, la maggiore abitudine a giocare partite a questo livello e soprattutto faccia sentire la sua presenza fisica al suo avversario. Ma chi ha definito il tennis il gioco del diavolo di certo non aveva torto, Murray vittima non si sa di quali spettri, perde il servizio per due volte consecutive tra il quinto e il settimo gioco è consegna il parziale a Sverev col punteggio si 6 – 2 Quarto set: Misha Sverev è in stato di grazia, Murray appare frastornato dal modo di giocare del suo avversario, con continue discese a rete, spessissimo anche sulla seconda e non riesce a trovare la chiave di volta del match. Incredibilmente il primo a perdere il servizio è ancora una volta lo scozzese, da questo momento si gioca nei turni di battuta del tedesco che non si fa per niente intimorire, incoraggiato anche dal fratello presente in tribuna incredibilmente non concede neanche una palla break, va a servire sul 5 – 4 in suo favore, non trema e a 30 vince il game conquista il set e la partita più importante della sua carriera. Murray getta alle ortiche un’occasione forse irripetibile, mostra una fragilità che sembrava oramai scomparsa e ancora una volta dimostra di essere un grande campione ma non all’altezza dei grandissimi della sua epoca.
RIMPIANTO SEPPI – Tsonga rispetta il pronostico e riesce a battere il britannico Evans in quattro set. Dopo un primo set combattuto e vinto al tie break dall’esuberante Evans, Tsonga fa valere la sua miglior statura di tennista e vince agevolmente gli altri tre set senza particolari patemi. Non riesce il miracolo al nostro Andreas Seppi unico italiano superstite in questi Australian Open. L’altoatesino è comunque autore di un ottima partita, ma si deve arrendere ad uno Stan Wawrinka sempre più centrato e come al solito capace di giocare al meglio i punti che possono cambiare il senso di una partita. Infatti è lo svizzero ad aggiudicarsi tutti e tre i tie-break dell’incontro alzando il livello del suo gioco ogni volta che la situazione lo richiedeva. Con l’uscita del numero uno e del numero due del seeding Stan The Man diventa un cliente pericolosissimo. Sappiamo tutti quanto sia capace di reggere la pressione e di quanto sia difficile estrometterlo dalle fasi calde dei tornei che fanno la storia di questo sport.
IL MAESTRO ALLA RISCOSSA – La partita più attesa di giornata era però quella tra Roger Federer e Kei Nishikori. Avvio a sorpresa per il giapponese che entra immediatamente in partita e in una ventina di minuti si porta sul 5 a 1. Federer entra piano piano in partita e invece di pensare già al secondo set recupera in un attimo entrambi i break iniziando a sciorinare il suo tennis fatto di colpi in controbalzo e accelerazioni improvvise che lasciano irretito il giapponese. Si arriva al tie dove al contrario di quello che potesse dire l’inerzia della partita è Nishikori ad essere più solido e portarsi a casa la prima frazione. Ora però Federer è definitivamente entrato in partita non concede più nulla nei suoi turni di servizio e mette in continua difficoltà Nishikori quando è lui a rispondere.Naturale conseguenza è il break che arriva puntuale nel nono gioco. Lo svizzero trionfatore a Melbourne quattro volte va a servire, non lascia scampo al samurai giapponese e porta la partita al terzo in perfetta parità. Il terzo set è un assolo di Federer, con Nishikori che non tiene mai la battuta e in 26 minuti col parziale vinto per sei giochi a uno l’ex numero uno ribalta la partita. Ora è lui a condurre. In un quarto set che vedeva lo svizzero in netto controllo della partita il colpo di scena avviene nel quinto gioco quando Federer sbaglia malamente uno smash a campo aperto, Nishikori prende coraggio e in un amen conquista un break inaspettato a quel punto della partita. Il giapponese stavolta non concede molto nei suoi turni di battuta e senza eccessivi patemi riesce a portare la partita al quinto set. Parte meglio Federer che fa il break alla prima occasione nel primo gioco e poi si limita a non concedere assolutamente più nulla ad un Nishikori oramai spento sia a livello fisico che psicologico. Ottimo test per Federer, lo svizzero ha espresso un ottimo gioco ed ha mostrato anche una buona tenuta fisica. In una parte di tabellone oramai sguarnita non può che essere anche lui il favorito.
M. Zverev vs A. Murray 7 – 5 5 – 7 6 – 2 6 – 4
S. Wawrinka vs A. Seppi 7 – 6 7 – 6 7 – 6
Tsonga vs Evans 6 – 7 6 – 2 6 – 4 6 – 4
Federer vs Nishikori 6 – 7 6 – 4 6 – 1 4 – 6 6 – 3