Dopo una giornata inaugurale scevra di sussulti, eccezion fatta per la rovinosa uscita di scena di Simona Halep, ci possiamo preparare ad un martedì di magnitudo emotiva decisamente superiore. L’epicentro della giornata è collocabile presso la Rod Laver Arena, ove alle ore 8 Novak Djokovic e Fernando Verdasco daranno vita all’incontro di primo turno più denso di contenuti e aspettative. La memoria non deve faticare molto per rievocare l’ultimo precedente tra i due, disputatosi un paio settimane fa in quel di Doha. La semifinale del 250 qatariota vide l’iberico padrone del match fino al tie break del secondo set, prima di vanificare ben cinque match point, ponendo le basi per l’ineluttabile tracollo nel terzo parziale. Un successo tanto roccambolesco quanto cruciale per il serbo, inatteso viatico verso la corroborante successo su Andy Murray. Quella di domani sarà la 14esima sfida tra Nole e Nando, con il n°2 del mondo in vantaggio per nove successi a quattro, ivi compreso l’unico precedente disputato a Melbourne (edizione 2015). Se è vero che a Djoker non poteva capitare un esordio più pernicioso, si può altresì affermare che un approccio così probante possa risultare vivificante per il convalescente belgradese, costringendolo ad affrancarsi dalla consueta partenza a scartamento ridotto che lo caratterizza nei primi turni Slam.
Procedendo in ordine gerarchico, impegno all’apparenza agevole per Milos Raonic, terza testa di serie del torneo. Il canadese è atteso dal match contro l’iconico Dustin Brown, affrontato e sconfitto per 3 set a 0 nel corso dell’ultima edizione dell’U.S Open.Rafa Nadal, dopo una fugace rifinitura tricologica nello studio di Cesare Ragazzi, sembra pronto ad afftontare l’eretico Florian Mayer, avversario sempre scomodo da affrontare nelle prime fasi di uno Slam. Il maiorchino ha dato segnali contraddittori in queste prime fasi dell’anno, trionfando nel torneo di esibizione di Abu Dhabi, salvo poi rimediare una bruciante rimonta nel quarto di finale del 250 di Brisbane ad opera del succitato Raonic. Setacciando tra gli incontri di seconda fascia ci si imbatte nell’impegno del ritrovato Dimitrov, opposto al carneade locale O’Connell, presente in tabellone solo grazie alla generosa elargizione dell’agognata wild card. I numerosi gerontofili che gremiscono lo stivale domani potranno lambire il nirvana grazie ai derby della sciatica tra Stepanek-Tursunov e Youzhny-Baghdatis, mentre i più ostinati nazionalisti avranno la possibilità di struggersi per le gesta di nostri due eroici connazionali come Fognini e Fabbiano, attesi rispettivamente da Feliciano Lopez e Donald Young.
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