Nottata di grande tennis, in quel di Melbourne, dove si giocano gli ottavi di finale. In campo femminile, a giudizio di chi scrive, la sfida più imprevedibile riguarda Ekaterina Makarova e Johanna Konta. Soltanto un precedente sull’erba (Eastbourne 2015, ndr) fra la coppia russo-britannica: e ad aggiudicarselo è stata la n. 47 del mondo. In questo match, gli appassionati potranno vagliare due differenti concezioni di tennis: il servizio della Konta, contro la regolarità da fondo della n. 24 del ranking. Duello all’apparenza senza storia, quello tra Madison Keys e la cinese Shuai Zhang, ma la classifica potrebbe trarci in inganno: rispettivamente 17esima giocatrice del pianeta l’americana, fuori dalla Top 100 la ragazza di Tianjin. Eppure, il pallottoliere dei testa a testa è fermo sul 2 pari. La ventenne nordamericana continua a togliersi soddisfazioni in serie, già dall’anno scorso: qualora risolvesse i problemi caratteriali – specie di sudditanza verso le big – potrebbe mettere a segno una gran bella stagione.
Derby teutonico per Angelique Kerber e Annika Beck. Si profila una interessante trama tattica: il dritto da fondo della classe 94 dovrà essere ancora più incisivo del solito, se vorrà mettere in difficoltà una delle incontriste più accanite e solide del circuito. La vincente se la vedrà con una tra Victoria Azarenka e Barbora Strycova. Un capitolo a parte lo merita la bielorussa che qui è di casa, avendo vinto le edizioni 2012 e 2013: quel primo Slam coincise anche con la posizione numero 1, poi l ‘infortunio e la lenta risalita. Per uno strano scherzo del destino, anche la quasi trentenne ceca ha regalato parte del suo miglior tennis, nella terra dei canguri e in questo Major. I suoi fan più devoti ricorderanno le due affermazioni a livello giovanile, biennio 2002-03.
In campo maschile, uno degli idoli di casa Bernard Tomic affronterà lo spauracchio Andy Murray. La sanguinosa sconfitta dell’anno scorso in Davis Cup, 3-0 in meno di 2h di gioco, evoca deleterie incertezze. Riuscirà ad invertire la tendenza? A meno di clamorosi cataclismi, la risposta è negativa. David Ferrer vs Jhon Isner decreterà lo sfidante dello scozzese. Le statistiche, per quello che contano, sorridono all’esperto spagnolo che ha battuto 5/6 il rivale. Le percentuali di servizio del n.1 uno statunitense sono la discriminante più rilevante ai fini del match, dato che, l’aggressività del semifinalista 2011 e 2013 neanche si discute. Però, i primi a scendere in campo sono Gael Monfils e Andrey Kuznetsov. Il russo, in carriera, non era mai riuscito ad andare oltre il secondo turno. Ad oggi, il suo torneo è da incorniciare, avendo ottenuto gli scalpi di Jeremy Chardy, Dudi Sela e del qualificato Ryan Harrison. Dall’altra parte della rete, il tecnico e incostante “panterone” transalpino; se avrà troppi cali di tensione, uscendo mentalmente dalla partita, potrebbe andare incontro a fragorose sorprese. “Dulcis in fundo”, Wawrinka-Raonic. Ci sono tutte le premesse per un incontro esplosivo: ultimo precedente, Exhibition ad Abu Dhabi, doppio 7-5 per il 25enne canadese; “Stanimal”, al pari del suo collega, non ha perso ancora un set. Motivazioni a grappoli per entrambi.
In conclusione, da adesso e per un’altra settimana ancora, al Melbourne Park si fa sul serio.