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Federer: “Non meritavo di vincere, sono stato fortunato”. Djokovic: “Partita perfetta”

Quello è accaduto oggi sul centrale degli Australian Open è un qualcosa di surreale. Qualcosa destinato ad essere ricordato per molto, moltissimo tempo. Roger Federer vince annullando 7 match point a Sandgren, dopo un primo set vinto in scioltezza ma set successivi in totale sofferenza, soprattutto fisica, prima di riprendersi e giocare un quinto set discreto.

È lo stesso Roger, il primo ad ammettere la quasi casualità di questa vittoria: “Non meritavo di vincere. Sono stato molto fortunato. Ho accusato un problema agli adduttori, all’inguine precisamente. Ho chiesto il medical  time out, e mi è dispiaciuto farlo. Mi è capitato pochissime volte in carriera, anche perché non mi piace far notare al mio avversario i miei punti di debolezza, se ci sono. Ma ho dovuto. Il problema mi faceva faticare, non poco. Specialmente in fase difensiva. Non potevo andare avanti normalmente, dovevo per forza prendere un antidolorifico”.

In conclusione di intervista Federer scherza: “Come detto, meritavo di uscire. Stavo già pensando di andare in Svizzera a sciare, ma ancora sono qui, e sono felice, molto felice. Adesso cercherò di recuperare in vista della semifinale”.

È poco propenso alle battute, invece, Tennys Sandgren, il quale ammette i propri errori: “Sui match point ho sbagliato. Ho giocato quei match point svariate volte nella mia testa. Una volta è stato aggressivo lui, altre volte non lo sono stato io e sono stato decisamente troppo passivo. Ripensandoci, ho sbagliato la direzione della volée (parla dell’unico match point avuto sul proprio servizio), lui ha trovato un gran passante di rovescio e poi ha chiuso. Anche se forse, mi avrebbe passato anche se avessi attaccato dalla parte opposta”

In poche parole, il tennista statunitense non riesce a spiegarsi in modo lucido e corretto i motivi per cui Federer è ancora in corsa nel torneo e lui no. C’è da capirlo. L’occasione per la prima clamorosa semifinale Slam in carriera non era a portata di mano, di più.

In chiusura di programma, nessun problema per Novak Djokovic, che batte Milos Raonic 6-4 6-3 7-6, con una prestazione solidissima e con pochissime sbavature. Lo dice lui stesso nell’intervista: “È stata una partita perfetta. Tutto è andato come volevo. Un break per set nei primi 2, e un tie break giocato alla perfezione nel terzo set. Contro giocatori dal servizio di Milos, fondamentale rispondere quando hai la possibilità di farlo, e a quel punto cercare di muoverlo per fargli fare più spostamenti possibili. Ho anche servito alla grande, fondamentale anche questo contro i grandi battitori”.

Non poteva mancare la domanda sul suo prossimo avversario, Roger Federer. Per loro, sarà la sfida numero 50: “Ho visto quello che ha fatto oggi. Incredibile. Non è la prima volta che fa un qualcosa del genere. Ecco perché è il giocatore che è. Uno dei più grandi in assoluto. Ho enorme rispetto per lui. Mi ripeto ogni volta, ma giocare contro di lui e Rafa, ha contribuito a farmi essere il giocatore che sono oggi. Sono i miei più grandi rivali, posso soltanto ringraziarli.”

Infine, scherza anche  Djokovic, il quale si augura di non dover faticare come ha fatto Sandgren oggi nel caso la partita si metta nei binari giusti per lui: “Nel caso, spero me ne basti uno di match point per chiudere. Che vinca il migliore”.

Paolo Cerbai

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