I 10 migliori momenti degli Australian Open

Le lacrime di Murray, la lunghissima partita di Hewitt, lo Tsunami Tsonga e Safin sconcerta Federer. Ecco alcune delle migliori storie dell'Australian Open.

[tps_title]Le lacrime di Murray nel 2010[/tps_title]

Cosa ne diciamo di Melbourne Park che porta in scena dei giochi con l’acqua? Certamente il fiume Yarra è molto vicino, ma ad aprire i rubinetti sui campi blu sono stati due giocatori sfiniti. Un anno dopo il “Dio, mi sta uccidendo” di Roger Federer (o meglio, era Nadal che lo aveva “ucciso”), che aveva perso la terza finale slam consecutiva contro quel rivale, questa volta è stato Murray a lasciarsi andare.

“Posso piangere come Roger, è una vergogna che non riesca a giocare come lui”, è riuscito a dire Murray tra i singhiozzi portati dal pianto dopo la pesante sconfitta inflittagli dal tennista svizzero.

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