Nella mattinata italiana, tra mille discussioni, si è compilato il tabellone degli Australian Open. Il chiacchiericcio, questa volta più che mai, era ovviamente riguardante quello maschile, attesissimo. Atteso quasi quanto la decisione del Ministro dell’Immigrazione australiano, Alex Hawke. L’unico membro di Gabinetto che può riaprire (e da giorni sta valutando) il discorso sul visto di Djokovic, grazie ai poteri discrezionali “conferitigli” dal Migration Act.
Ma mentre le valutazioni si sono espanse, includendo indagini sugli spostamenti non dichiarati da Djokovic nei 14 giorni antecedenti all’arrivo in Australia, sulla violazione della quarantena in seguito alla positività in Serbia e sui controlli concernenti i numeri di serie dei tamponi del 16 e del 22 dicembre, la decisione del ministro è slittata ancora. E l’attesa cresce, così come il malumore. Perché anche la Spagna fa le sue verifiche, per capire se – da non vaccinato – Djokovic sia entrato legalmente nel paese per allenarsi (tra il 31 dicembre ed il 3 gennaio) a Marbella. Era auspicabile, nondimeno, avere la certezza sulla partecipazione del numero 1 del mondo all’Open d’Australia prima della compilazione del tabellone. Ed invece, nessuno ancora – né tantomeno il Ministro Hawke – ce l’ha.
Il tabellone, invece, c’è. Ed è il momento di tornare un po’ a fare teorie su come andrà il torneo e non su cosa deciderà la politica. Anche se le due cose restano legate, perché una cancellazione del visto prima dell’esordio di Nole cambierebbe totalmente il tabellone, mentre, se questa occorresse durante la competizione, concederebbe una vittoria per walkover al suo eventuale avversario. Secondo il rulebook dei Grand Slam, in caso di assenza di uno dei primi quattro, il posto in tabellone lo prenderebbe il numero 5 (nel nostro caso Andrey Rublev), a sua volta sostituito dal numero 17 del seeding, Gael Monfils. Al posto di quest’ultimo, infine, vi andrebbe la prima non testa di serie. Ma si tratta ancora di supposizioni. È possibile che, compilato il tabellone, sia aumentata di molto la sicurezza che non ci saranno problemi all’orizzonte per il campione in carica.
ANCORA TU… – Davanti, immaginiamo, il 34enne di Belgrado veda per il momento solo il connazionale Miomir Kecmanovic, che sarà, o sarebbe, il suo avversario di primo turno. Tommy Paul (ammesso che batta un qualificato all’esordio), dovrebbe vedersela con lui al secondo turno. Poi, purtroppo, veniamo alle sfortune nostrane, perché in rotta di collisione col nove volte campione c’è Lorenzo Sonego per il terzo turno. Ed il torinese è peraltro atteso da un esordio che nasconde più di qualche insidia, contro Sam Querrey.
Non è tutto, infatti nel quarto di tabellone di Djokovic c’è (ancora!!!) Matteo Berrettini, che nel 2021 si è arreso solo al serbo nei Grand Slam. Quarti a Parigi, finale a Wimbledon, quarti a New York e dunque forse anche a Melbourne. Ma è bene comunque sperare che il numero 7 del mondo vi arrivi, pazienza se dovrà ancora arrendersi al tennista migliore: è più importante avere una conferma del proprio status, provando ancora a vedere se il divario si è assottigliato. Lo spicchio di tabellone, però, non è facile per l’italiano: prima Brandon Nakashima, poi in terzo turno presumibilmente o Carlos Alcaraz o Marton Fucsovics. In ottavi Cameron Norrie o Pablo Carreno-Busta, sempre che Fabio Fognini non tiri fuori qualche magia delle sue. Il ligure, prima di Carreno, inizia il torneo contro Tallon Griekspoor.
ZVEREV E NADAL – Il secondo quarto di finale, è quello che dovrebbe vedere l’uno di fronte all’altro il numero 3, Alexander Zverev, ed il numero 6, Rafael Nadal. Il tedesco è tra i favoritissimi, e prima dei quarti non sembra poterlo spaventare Lloyd Harris (eventuale terzo turno). L’ottavo contro Denis Shapovalov avrebbe però un’attrattiva clamorosa.
Per Nadal, invece, le incognite sono maggiori. La vittoria nell’Atp 250 di Melbourne non può aver fugato tutti i dubbi, ed il cammino potrebbe effettivamente essere complicato. Non tanto il primo match con Marcos Giron, ma Thanasi Kokkinakis (che già conta due semifinali in questa stagione) e Karen Khachanov ((finalista ad Adelaide una settimana fa) potrebbero porgli diversi grattacapi. Il tutto, prima di Hubert Hurkacz, giocatore a tutto campo e dai colpi piatti, con cui il maiorchino non si è mai confrontato. È chiaro che, se dovesse mostrare smalto anche alla lunga distanza, Nadal sarebbe favorito per arrivare ancora tra i primi otto. Ma gli interrogativi riguardano proprio la tenuta, e solo il tempo ci darà le risposte.
SINNER CON RUUD E TSITSIPAS – Nella parte bassa, non si può certamente dire che sia andata male sulla carta a Jannik Sinner, dato anche lo stato di forma dell’altoatesino, solidissimo in Atp Cup. Un qualificato in avvio, poi Jordan Thompson o Steve Johnson. Ma anche contro Andy Murray o Nikoloz Basilashvili, il numero 11 del tabellone non può sentirsi sfavorito. In ottavi, poi, ci sarebbe Casper Ruud, che tra i papabili era forse il migliore per lui: già affrontato, e battuto, due volte, con un parziale di quattro set a zero. Il norvegese, prima, potrebbe anche incrociare le racchette con un altro italiano, data la vicinanza in tabellone con Andreas Seppi e Lorenzo Musetti. Se i due superassero rispettivamente Kamil Majchrzak e Alex De Minaur, potrebbero infatti regalarsi anche il derby.
Volendo essere golosi, Sinner nei quarti avrebbe anche il più abbordabile dei primi quattro, sia per caratteristiche che per risultati recenti. Si parla infatti di Stefanos Tsitsipas, reduce anche dall’operazione al gomito. Uno scenario possibile, sempre che Grigor Dimitrov, Taylor Fritz, o soprattutto Roberto Bautista Agut non gli rovinino i piani. L’iberico gioca sempre benissimo nei primi mesi dell’anno, ed in questo Stefano Travaglia è stato obiettivamente sfortunatissimo nel pescarlo come avversario di primo turno. A proposito di italiani, per lo spagnolo potrebbe esserci anche Marco Cecchinato, che dovrà superare prima il veterano Philipp Kohlschreiber.
IL QUARTO DEI RUSSI – Neanche Gianluca Mager può sorridere, “chiuso” in primo turno da Andrey Rublev, nell’ultimo quarto di tabellone, quello dei russi. Si tratterebbe della riedizione dello scorso anno, uno scontro fratricida ancora in quarti di finale. Daniil Medvedev, in effetti, è il primissimo indiziato ad arrivarci. D’altronde, non si hanno garanzie né sulla partecipazione di Nick Kyrgios, e forse non si avrebbero nemmeno per quanto riguarda lo spettacolo: l’australiano, infatti, è risultato positivo al Covid-19 proprio in questa settimana. Ad affrontare Medvedev ci sarebbe anche Diego Schwartzman. Gli scontri diretti dicono però 6-0, 12-1 nel computo dei set in favore del campione degli Us Open. Rublev, invece, prima di cercare la vendetta, potrebbe doversela vedere in successione con Marin Cilic e nientedimeno che Felix Auger-Aliassime. Il croato domani giocherà la seconda semifinale del suo 2022, mentre il canadese, rientrato in Top-10, ha vinto il suo primo match in una finale, anche se a squadre. In Atp Cup, inoltre, ha sconfitto anche Zverev in tre set.
QUALIFICAZIONI – Domani conosceremo anche i nomi dei qualificati al primo Slam della stagione. Anche qui l’Italia è protagonista con ben quattro elementi in campo maschile, che potrebbero ampliare il numero degli azzurri nel quadro principale fino a tredici. Questa notte ha vinto Salvatore Caruso, e ora tra lui ed il main draw c’è solo Taro Daniel, anche se la sfida più interessante sarà quella tra Flavio Cobolli e Tomas Etcheverry. Il romano è a caccia della prima qualificazione in tabellone di un Major; Alessandro Giannessi e Thomas Fabbiano affronteranno invece rispettivamente Yannick Hanfmann ed Emilio Gomez.