La tribuna di Gianni Ocleppo: “Attenti a Kei Nishikori”

Tennis Circus : Allora Gianni, eccoci qui per discutere delle ultime giornate di questo Australian Open 2016. Da dove iniziamo? Nole Djokovic?

Gianni Ocleppo: Si abbastanza scontato, ma è lui il grande favorito, vuol vincere tutte le partite ed è in un momento clamoroso della sua carriera. Oggi ha sofferto molto contro Gilles Simon, un giocatore che come il nostro Andreas Seppi gli propone una palla piatta, sbaglia poco. Djokovic non riesce tanto a spostarli da fondo campo questo tipo di giocatori, poi con questo clima per lui è anche peggio. Simon in particolare oggi ha giocato molto bene, ma dobbiamo considere due fattori: il primo è che il francese è un giocatore che costruisce tantissimo ma non riesce mai a concretizzare le occasioni che si procura, ed il secondo è Nole Djokovic, alla fine si è imposto di forza.

TC: A proposito di Simon: concordi sul fatto che uno dei motivi per cui concretizzi poco le occasioni che si costruisce derivi dalla mancanza di vincenti, al netto del rovescio lungoriga?

GO: Sì, concordo. Il rovescio è straordinario, ma in effetti gli mancano alternative se si tratta di chiudere il punto. Il palleggio ad un certo livello non basta più: serve bene ma non in modo incisivo. Parliamo, comunque, di un giocatore che ha fatto quarti di finale negli slam, finali a tutti i livelli Atp, è bene precisarlo.

TC: Oggi hai seguito in particolare il match di Thomas Berdych. Altro quinto set della giornata, con vittoria del più forte alla fine.

GO: Esattamente. Berdych è uno che raramente perde quando è favorito, vince i match che deve vincere e questo significa essere un giocatore solido e affidabile. In Australia ha fatto 6 quarti di finale slam, parliamo di numeri importanti che non fai per caso. Fisicamente sta bene, tennisticamente mi è piaciuto abbastanza. Il quarto di finale con Federer potrebbe essere un match con qualche insidia per lo svizzero, che con questo clima e a questa età (35 anni, ndr) può andare incontro ad una giornata storta.

TC: Federer oggi ha risolto la sua partita con David Goffin in modo a tratti devastante. Una bella prova di forza.

GO: Sì, Goffin è un giocatore molto leggero, che gioca bene, ma non aveva le armi per impensierire Federer. Ripeto: il match di quarti di finale con Berdych è da seguire con molto interesse.

TC: Chi altro ti ha impressionato fino ad ora?

GO: Di sicuro Andy Murray. Ho seguito il suo match di secondo turno contro Sam Groth, il bombardiere australiano e sono rimasto davvero stupito e divertito dalla qualità della sua risposta al servizio. Rispondeva vincente contro servizi che andavano a 223 km\h. Certo, la qualità di Groth non è un test probante, ma ho visto un Murray molto ben messo in campo, in possesso di buon tocco, ha giocato diversi lob perfetti. Insomma, mi sono davvero divertito.

TC: Chi può sorprendere? Per me Raonic è una mina vagante.

GO: Sì, il canadese può fare bene su queste superfici. Per questo torneo non so dirti, ma credo che nel 2016 è uno dei candidati per la top 10. Quanto al torneo, nello specifico, dico Kei Nishikori. Quando sta bene può battere anche Djokovic o Murray: i problemi al polso e al piede paiono non destare preoccupazioni: dovremmo seguirlo con attenzione.

TC: La parte bassa del tabellone presenta qualche nome nuovo allineato agli ottavi di finale. Magari ne parleremo più in là, ma tra i match da giocare allora credo che seguirai con interesse anche Murray opposto a Bernard Tomic.

GO: Certamente. L’australiano è stato frenato sinora da tanta pressione, da scelte sbagliate del suo entourage, ma credo che sarà il nome nuovo tra i top10 di quest’anno. Per il torneo penso che comunque sia Murray il favorito logico.

TC: Per finire un passo indietro. Rafa Nadal fuori al primo turno, Spagna rappresentata solo da David Ferrer. Ho scritto qualche giorno fa che Nadal deve trovare delle alternative tattiche al suo tennis, finora basato sul fisico e sulle incredibili rotazioni che riusciva a proporre ai suoi avversari. Tu che ne pensi?

GO: La Spagna paga la mancanza di un ricambio generazionale in grado di sostituire Nadal, Ferrer, Verdasco, Lopez, tutta gente che è stata ai vertici del tennis. C’è da dire che chi entra in campo ora contro Nadal affronta il match con la convinzione che può provarci. Questo cambia le cose: una volta i suoi avversari prenotavano l’aereo per raggiungere il torneo successivo. Quanto alle alternative tattiche: di sicuro Tony Nadal non è in grado di offrirgli alcuna alternativa. Penso che ingaggiare un vecchio campione potrebbe aiutarlo: al suo livello si tratta di dettagli da cambiare, ma la novità, qualche piccolo consiglio, il sentirsi dire delle cose diverse da quelle che è abituato a sentire sono elementi che possono contare per ottenere risultati nella sua situazione. Qui in Australia è uscito al primo turno sconfitto da Verdasco, che poi ha perso da Dudi Sela, un brutto segnale, così come a Doha era forse meglio perdere in semifinale che prendere quella umiliante sconfitta da Djokovic in finale.

Alberto Maiale

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