Tennis Circus: La notizia del giorno è una non-notizia: ha vinto Andy Murray, cioè il più forte, nel quarto di finale con David Ferrer.
Gianni Ocleppo: Sì, anzi, ti dirò di più: poteva vincere facile in tre set, era avanti nel secondo e ha buttato via un game chiave sul 40-15 con due errori banali. Ha vinto chiaramente il favorito.
TC: Eppure punteggio severo per ‘Ferru’ nel terzo e quarto parziale, ma hanno giocato “alla morte” con un ritmo forsennato.
OC: Sì, hanno giocato davvero alla morte ma come dicevo Murray ha avuto sempre il pieno controllo del match. Qui il fisico in relazione all’età hanno giocato un ruolo chiave. Ti dò un dato: hanno calcolato che la palla di Ferrer nel terzo e quarto set viaggiava più lenta di 6 km\h rispetto ai primi due parziali. Murray invece stava benissimo.
TC: C’è poi da dire che lo spagnolo ha il gioco perfetto per mettere in palla Murray, al di là delle condizioni indoor\outdoor modificate durante il match.
OC: Esatto: Murray lo mettono in difficoltà in pochi nel circuito, ed in effetti Ferrer ha un gioco abbastanza speculare ma è privo del gran colpo. Per sconfiggere lo scozzese devi avere uno tra servizio, dritto e rovescio per uccidere lo scambio, ed in questo momento Ferrer non dispone di questo tipo di arma. Ha tanto in termini di intensità e ritmo, ma appunto su quel terreno trova un Murray a suo pieno agio. C’è da dire che Murray è ancora migliorato sulla mobilità, dalla metà campo in avanti, usa bene la sensibilità che ha nella mano nel gioco di volo.
TC: Lo vedi favorito ovviamente anche per arrivare in finale?
OC: Sì, decisamente. Certo i match vanno sempre giocati, in due settimane in uno Slam può succedere di tutto.
TC: Ma né Gael Monfils né Milos Raonic possono impensierirlo.
OC: Di sicuro non Monfils, e non sul cemento. Fossimo sulla terra lo avrei maggiormente quotato sia contro Raonic che, eventualmente, contro Murray in semifinale. Il francese ha beneficiato di un tabellone facile, davvero fantastico, neanche un top 50 fino ai quarti. Il canadese, che come sai mi piace molto, è in un momento della sua carriera importante: giovane, ha battuto Wawrinka in uno Slam, cioè dove conta battere i top players, e questo porta a grandi vantaggi in termini di mentalità di approccio ad un match come quello che lo aspetta contro Murray. Però lo vedo ancora sfavorito, perché ha delle pause lunghe talvolta, e sulla distanza lunga di tre set su cinque contro Murray, Federer o Djokovic non puoi permettertelo.
TC: Non parleresti quindi di occasione della vita per Raonic dunque. Del resto il match di oggi lo testimonia a proposito di pause, il secondo set in cui Monfils ha avuto il controllo della situazione.
OC: Non direi, è ancora giovane e di semifinali o quarti Slam ne giocherà ancora tanti. Parlerei di un passaggio importante però.
TC: Proviamo, in conclusione, a giocare il match tra Nole Djokovic e Roger Federer qui, sulla carta, dove Jimmy Connors diceva che il tennis proprio non è il caso di giocarlo…
OC: Eh sì, e diceva bene. Dunque: se Federer riesce a giocare un match da 35\40 aces, può provare a portarla a casa. Diversamente il favorito era e resta il numero uno. Se lo svizzero gioca bene al servizio può ottenere punti facili, senza dover faticare troppo, e visto che un break o due di solito riesce sempre ad ottenerlo contro il serbo, in quel caso e solo in quel caso, potrebbe giocarsi le sue possibilità.
TC: Quindi la chiave è accorciare gli scambi.
OC: Senza dubbio: lo svizzero ha le armi per farlo, ovviamente. Il problema per lui sarà capire se Djokovic mostrerà crepe nelle risposta e nel palleggio. Per questo sarà durissima.