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Tabellone maschile Australian Open: l’analisi

ANCORA MURRAY-DJOKOVIC? – Nella suggestiva cornice della Margaret Court Arena, è stato sorteggiato il tabellone principale maschile dell’Australian Open. Andy Murray e Novak Djokovic, protagonisti delle ultime due finali, sono stati accreditati con le prime due teste di serie e appaiono ancora una volta i favoriti per la vittoria finale nello Slam dei canguri. Il cammino del serbo, però, presenta immediatamente un ostacolo non di poco conto, quel Verdasco che è stato ad un passo dall’eliminarlo nella semifinale di Doha (lo spagnolo ha sprecato ben cinque match point, di cui quattro consecutivi, nel tiebreak del secondo set). In seguito Djokovic potrebbe incontrare il regolarista Carreño Busta e, negli ottavi, uno fra Dimitrov (già sconfitto sette volte su otto incontri, ma autore di un eccezionale avvio di stagione) e Gasquet; probabili quarti contro Thiem o Goffin, mentre in un’eventuale semifinale potrebbe trovarsi di fronte il peso massimo Raonic e un ritrovato Nadal. Murray, da par suo, dovrebbe sbarazzarsi con discreto agio di Marchenko, Lu e forse Querrey; molto più insidiosa la strada dagli ottavi in avanti, con delle partite assai impegnative per l’attuale numero uno al mondo che vorrà ottenere il primo titolo australiano dopo le cinque finale perse: Isner o Pouille, poi Berdych o Federer o Nishikori e la semifinale contro uno fra Cilic, Wawrinka e (più difficile) Tsonga).

PARTE ALTA: FIGHT CLUB – Nella parte alta del tabellone, presidiata da Andy Murray, sono stati sorteggiati alcuni dei pù quotati outsider del torneo. Federer esordisce contro un qualificato, ma già al terzo turno dovrà – con alte probabilità – sfidare Berdych e, subito dopo, misurarsi con Nishikori. Per Wawrinka, vincitore nel 2014, c’è il turbodritto di Klizan (reduce dal ritiro a Sydney) al primo turno e un’affascinante sfida con Kyrgyos negli ottavi. Cilic pesca l’istrionico Janowicz (lontano parente del semifinalista a Wimbledon) e attende nei quarti Tsonga o Sock.

PARTE BASSA: OCCASIONE PER NADAL – La parte bassa regala primi turni potenzialmente spettacolari come l’istintivo Dolgopolov contro Coric, il ritorno dell’eterno Haas contro l’istrionico Paire e uno scoppiettante Brown-Raonic. Nadal apre le danze contro Florian Mayer e metterà alla prova il giovane Alex Zverev in un complicato terzo turno, mentre dovrebbe trovare Monfils negli ottavi e il bombardiere Raonic nei quarti (il cui sfidante più agguerrito è Bautista-Agut).

E GLI ITALIANI? – Con Vanni e Fabbiano impegnati nell’ultimo turno delle qualificazioni (rispettivamente contro Satral e Ghem), al momento sono solo tre gli azzurri ammessi di diritto nel tabellone principale. Lorenzi dovrà battere il locale Duckworth (sfida non proibitiva per il tennista senese) per avere la possibilità di vendicarsi di Troicki, suo giustiziere a Sydney; Seppi ha un primo turno equilibrato contro Mathieu ma difficilmente potrà superare lo scoglio Kyrgyos al secondo turno. Il più sfortunato è senza dubbio Fognini: il ligure, apparso poco brillante a Sydney, dovrà subito affrontare l’esperto Feliciano Lopez che lo ha battuto nei due precedenti confronti Slam. Sarebbe sorprendente vederne anche uno solo alla seconda settimana.

Davide Truglio

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