Samantha Casella

Bjorn Borg, l’innovatore venuto dal ghiaccio

Nel giorno del suo 62esimo compleanno celebriamo l’Orso svedese, il primo divo a essersi affacciato sui campi da tennis. Particolarmente attento al proprio aspetto ha lanciato il look sciamanico caratterizzato da capelli lunghi, lisci e apparentemente incolti, uniti a barba e baffi appena pronunciati. Divenuto un Dio, si scoprì mortale all’improvviso. A perderne fu il tennis, l’uomo e la storia stessa.
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Dinara Safina, l’eterno enigma

Perennemente incastrata tra l’essere “la sorellina di Marat” e l’essere stata una regina senza slam, Dinara Safina è stata sfiancata dalla tensione dei media, estenuata da quell’esilità interiore che in simbiosi con la schiena di porcellana l’hanno scavata dentro fino a farla crollare.
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Jelena Dokic

Ex enfant prodige, vittima del padre-padrone, ad appena diciotto anni Jelena Dokic conquista Roma e nel 2002 e agguanta il quarto posto del ranking. Poi il crollo, la lotta contro la depressione, l’ostinato tentativo di un ritorno al vertice che risulterà vano.
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Ivan Lendl, l’insostenibile ricerca della perfezione

Prigioniero delle sue ossessioni, alla perenne ricerca della perfezione; Ivan Lendl è stato numero uno del mondo per 270 settimane, ha vinto 94 titoli ATP tra cui 8 Slam e 5 Master. Gli è mancata solo la vittoria a Wimbledon e per colmare questa mancanza ha spinto Murray alla vittoria. Oggi compie 58 anni.
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Anna Chakvetadze, la pianista perduta

Erano note quelle Anna Chakvetadze riproduceva sul campo da tennis quando, appena ventenne, fu capace di issarsi fino al quinto posto del ranking WTA. Un talento spezzato dagli infortuni, un equilibrio compromesso da un trauma mai sanato.
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