Nicola Corradi

Attimi di Agassi

Così fu negli anni, mentre i capelli cadevano inesorabili al suolo ed il look mutava seguendo una moda solitaria, dritti e rovesci sottratti al tempo fendevano gli arazzi dei bellissimi giocatori d’attacco.
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La dittatura della noia

È frustrante persino per me, storico tifoso di Nadal, assistere ad un totalitarismo di tale intensità, che risulta con il passare del tempo un plumbeo medicinale narcolettico, frutto, più che del gioco, della sottomissione psicologica tornata ad essere esercitata dallo spagnolo dopo anni di oblio.
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È ora di imparare dalla Francia

La FIT, incapace di apportare un ricambio generazionale, si aggrappa da decenni ai medesimi interpreti, sperando che questi compiano il miracolo per poi fregiarsi di un merito che non le appartiene. È arrivato il momento, con sincera umiltà, di osservare le realtà vincenti ed imparare da loro.
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Diario di Davis: giorno 1

Seppi ci prova, ma nulla può contro la divina genialità del candido Pouille. Fognini profeta in patria, il suo è un punto fondamentale. Tutto il meglio, ed il peggio, della prima giornata di Davis.
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Non esiste Maria senza l’ombra del doping

Parlare di doping a vanvera è il peccato più infame e calunniante di cui un uomo si possa macchiare. Nel caso di Maria, e lo scrivo a malincuore essendo lei una, tra le grandi, delle mie favorite, il dicotomico livello presentato prima e dopo l’accertamento di un illecito è però troppo lampante.
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Quell’inutile arroganza che fa di nome Zverev

Lui è il primo della classe, il lagnoso vincente che si compiace dei propri successi, soffrendo alle vittorie degli altri. Ama dar spettacolo della sua bravura e, quando le cose non vanno, dà la colpa all’esterno. Una volta il campo, la pressione della palla, le condizioni meteo, l’allenatore maleducato.
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