Il 2017 sembra l’anno dell’ascesa della NextGen, di cui il 19enne russo Andrey Rublev è sicuramente uno dei protagonisti. Agli Us Open Rublev ha conquistato per la prima volta gli ottavi di finale contro Damir Dzumhur e al prossimo turno sfiderà il belga David Goffin. In conferenza stampa, il russo ha parlato dei suoi idoli tennistici: “Quando ero piccolo era sicuramente Safin: è lui il primo tennista che ho visto giocare e ho subito pensato che era il mio mito. Da allora non mi sono mai perso una sua partita”. E il tennista preferito oggi? “Nadal, senza ombra di dubbio. Anni fa compravo tutti i completi delle sue collezioni. Cercavo di copiarlo. Insieme a Safin è sempre stato il mio preferito“. Rublev è così uno dei pochissimi giovani tennisti che non vede Roger Federer come il suo primo punto di riferimento: “Sì, Federer mi è sempre piaciuto, ma non so, non ho mai cercato di imitarlo così come ho sempre fatto con Safin e Nadal. Federer mi piaceva e basta”.
Il n. 53 al mondo poi ha espresso la sua gioia per il nuovo risultato raggiunto: “E’ la prima volta che arrivo alla seconda settimana di uno Slam, è fantastico, perché prima del torneo io e il mio team scherzavamo parlando dell’eventualità di arrivare così lontano. Ora ci sono ed è molto piacevole”. Per sperare di vincere contro Goffin, Rublev sa che il diktat è uno solo: “Devo fare il mio gioco, imporre il mio ritmo. So già che se cercassi di giocare più lento sarei già finito, non avrei nessuna chance”.
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