Per la seconda volta in carriera, Andy Murray rompe con il coach Ivan Lendl, con il quale è diventato n. 1 del mondo, ha vinto tre Slam (Wimbledon 2013 e 2016 e Us Open 2012) e due medaglie d’oro in singolare alle Olimpiadi di Londra e di Rio de Janeiro. L’ex n. 1 del mondo ceco aveva seguito Andy dal 2012 al 2014, poi era tornato nel 2016, dopo una breve collaborazione fra lo scozzese e l’ex campionessa francese Amèlie Mauresmo.
La decisione di separarsi da Lendl durante la riabilitazione in vista del 2018 è certamente stata difficile, ma forse un tentativo di cambiare un 2017 disastroso: partito come n. 1 al mondo, Andy aveva deluso nella prima parte della stagione ed è stato costretto a ritirarsi dopo la sua sconfitta ai quarti di finale a Wimbledon a causa di un infortunio all’anca. Ora è n. 16 del ranking Atp.
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Lo scozzese ha espresso la sua gratitudine per Lendl e ha poi rivelato che il suo recupero sta andando bene: il suo proposito è quello di arrivare fisicamente al 100% già per la stagione australiana . Il suo programma è quello di partire per Miami, dove si allenerà insieme al coach Jamie Delgado e il suo team di preparatori atletici. A gennaio esordirà nell’International di Brisbane, per poi disputare il primo Slam dell’anno agli Australian Open.
“Voglio ringraziare Ivan per tutto il suo aiuto e la sua guida in tutti questi anni. Insieme abbiamo conquistato enormi risultati e abbiamo imparato molto come team”, ha detto Andy a SkySports. “Ora il mio obiettivo è rimettermi in forma ed essere pronto per l’Australia”. “Auguro a Andy tutto il meglio. Insieme abbiamo fatto un grande percorso e ci siamo molto divertiti”, ha detto il ceco.