Andy Murray, in una recente intervista, ha affrontato la delicata tematica inerente al ritiro, dove ha affermato che sente il bisogno di dimostrare a se stesso di poter competere ancora ad alti livelli. Lo scozzese sa di poterlo fare, quindi uno dei suoi obiettivi per ora è quello di avere costanza nel rendimento settimanale: “Vuoi ritirarti alle tue condizioni, se l’avessi fatto sei mesi fa, adesso guardando indietro, sarei pentito. Dovevo spronarmi, così da tornare ad un livello consono che mi rendesse felice. Posso competere ad alti livelli, ma devo trovare costanza giorno dopo giorno. Questa è la mia prima sfida. In questo ultimo anno sono cresciuto a livello personale, ed è pazzesco come possano cambiare le cose in un periodo di tempo così breve”. Quando ho affrontato il problema all’anca ero il primo del ranking, dodici mesi dopo mi trovavo invece in enormi difficoltà. In questo periodo ho constatato che per me non c’è cosa migliore che stare nel Tour. Amo allenarmi, la competizione e lo spogliatoio, voglio giocare il più a lungo possibile. Ci sono altri obiettivi che voglio raggiungere, se sarò in grado, lo vedremo presto”.
Il 2018 dello scozzese è stato molto negativo a livello fisico, in quanto a seguito dell’infortunio ha avuto continue ricadute, che non gli hanno permesso di tornare a competere ai suoi livelli migliori. In un primo momento, doveva rientrare a Brisbane, quindi ad inizio stagione. In realtà è tornato a Giugno, nei tornei erbivori inglesi. I risultati di Murray sono stati al di sotto delle aspettative, ma era pronosticabile vista la gravità dell’infortunio che ha dovuto affrontare.