Se ne parlava, ormai, da tempo. Anche l’Australian Open, come tutti gli altri major, necessita di rinnovamento per tenersi al passo con tempi; ad esempio, non avendo l’esigenza di realizzare la copertura dei campi, sarebbe opportuno un impianto di climatizzazione… Intanto, però, gli organizzatori hanno deciso di iniziare cambiando il logo del torneo.
POLEMICHE – Le pagine social ufficiali degli AO, Twitter su tutte, hanno infatti diffuso quello che sembrava nuovo logo del primo Slam dell’anno: un uomo intento a reggere le due lettere del torneo, la A e la O. La rete, però, non sembra aver molto apprezzato: l’immagine è infatti stata bocciata e coperta di critiche e scherno. Prontamente è quindi arrivata la smentita degli organizzatori che chiarivano come si trattasse solamente di “prove tecniche di rinnovamento” e che il nuovo logo sarebbe stato diffuso a breve. “L’uomo che serve, non è purtroppo più idoneo a rappresentare un torneo che si occupa di garantire la parità tra uomini e donne”, ha detto il responsabile marketing del torneo, Jo Juler. “E’ un ringiovanimento necessario nell’era digitale”.
The #AusOpen Serving Man: he's changed shapes, he’s jumped around but what’s next? pic.twitter.com/GWKCXq85se
— Australian Open (@AustralianOpen) September 26, 2016
EDBERG – Il logo storico degli Australian Open , come recita il video diffuso dalla pagina Twitter del torneo era stato creato nel 1995 e raffigurava un omino intento ad effettuare il servizio. Omino che, come si poteva inizialmente riconoscere dalla folta capigliatura, altri non era che Stefan Edberg, quattro volte vincitore del torneo. Due volte in singolo nel 1985 e nel 1987. Due volte in doppio 1987 , 1996.
Forse il logo è davvero superato, ma dispiace tuttavia rinunciare all’immagine di uno dei servizi più belli del circuito quello di Edberg, che tuttavia nell’immagine è ormai comunque irriconoscibile per il cambio di capigliatura effettuato qualche anno fa, proprio per esigenze di rinnovamento. “Il nuovo logo sarà presentato a giorni” commenta la Juler. Speriamo non ci faccia rimpiangere troppo quello passato!