La campionessa di Fort Lauderdale (Florida), ex numero del mondo, vincitrice di diciotto titoli del grande slam, dice la sua sul caso che ha stravolto il mondo del tennis. Secondo la Evert, , “In ogni sport professionistico si parte dal presupposto che si usino sostanze che migliorano le prestazioni fisiche”. La tennista americana che fu tra le prime giocatrici ad usare il rovescio a due mani dice di non sentirsi preoccupata del fenomeno doping nel tennis moderno: “Nel tennis non mi preoccupa tanto questo fenomeno attualmente. Questo si verificava maggiormente quando giocavo io”.
La Evert, secondo le statistiche WTA, ha vinto il 90% degli incontri disputati (1304 su 1448). Da pensionata di dedica alla sua Academy, protagonista anche di una puntata di Csi Miami: “So di giocatrici nel circuito femminile che usavano sostanze per migliorare le performance, continua la sessantaduenne tennista americana, e quando giocavo io non venivamo nemmeno controllate.” Due Asutralian Open, sette Roland Garros, tre Wimbledon, sei Us Open.
Sul dettaglio del caso che ha coinvolto Maria Sharapova: “Questo farmaco è usato per il cuore. Ecco perchè la sua difesa deve basarsi sulle cartelle cliniche e sul dosaggio. Se saprà giustificare la cosa, direi che una squalifica per il resto dell’anno sarebbe sicuramente sufficiente”.