Una semplice foto, pubblicata sui social, ha scatenato un’ondata di reazioni: Novak Djokovic e Robert F. Kennedy Jr., insieme, in tenuta da tennis, intenti a palleggiare. L’immagine, condivisa dallo stesso Kennedy, è diventata virale in poche ore, raccogliendo milioni di visualizzazioni e alimentando il dibattito su due figure spesso al centro delle polemiche per le loro posizioni sui vaccini.
Una coppia controversa
Da una parte Djokovic, ex numero uno del mondo, attualmente impegnato nel Miami Open, torneo che ha già vinto cinque volte. Dall’altra Kennedy Jr., attuale Segretario alla Salute degli Stati Uniti nell’amministrazione Trump, noto per le sue posizioni critiche sui vaccini. La loro vicinanza ha fatto discutere, soprattutto alla luce delle battaglie personali di entrambi: il serbo è stato escluso da diversi tornei, tra cui uno US Open, a causa della sua decisione di non vaccinarsi contro il Covid, mentre Kennedy è stato accusato più volte di diffondere teorie complottistiche sulla scienza, tanto da finire sotto i riflettori durante la sua nomina a ministro.
Il post di Kennedy che accompagna la foto non ha fatto che accentuare le polemiche: “Novak Djokovic. Primo nel tennis. Primo per integrità. Primo per coraggio. Indovina chi ha vinto questo match?”. Un chiaro riferimento alle scelte del campione serbo e alla sua resistenza alle critiche, che gli sono costate la partecipazione a diversi tornei di prestigio.
Novak Djokovic. First in tennis. First in integrity. First in courage. Guess who won this match? pic.twitter.com/v7JmM8bSAB
— Robert F. Kennedy Jr (@RobertKennedyJr) March 23, 2025
Burioni e il silenzio che fa rumore
Tra le reazioni più significative, spicca quella del virologo Roberto Burioni, da sempre critico nei confronti di Djokovic. Dopo la pubblicazione della foto, ha scelto di non esprimere un giudizio esplicito, limitandosi a un laconico “Senza parole”, lasciando intendere tutto il suo disappunto.
Tra sport e politica
Questa vicenda è l’ennesima dimostrazione di come lo sport non possa mai essere completamente separato dalla politica e dall’attualità. Se per alcuni Djokovic rappresenta un simbolo di libertà di scelta, per altri è il volto di un atteggiamento irresponsabile. Kennedy, dal canto suo, continua a essere una figura divisiva: recentemente ha fatto marcia indietro sulle sue posizioni riguardo l’epidemia di morbillo che ha colpito gli Stati Uniti, ma in molti ritengono che il suo cambiamento sia dettato più dal ruolo istituzionale che da una reale convinzione.
Intanto, Djokovic è tornato a Miami per la prima volta dal 2019, con l’obiettivo di conquistare il suo 100º titolo in carriera. Ma, almeno per ora, è la sua foto con Kennedy a rubare la scena.