Novak Djokovic termina il suo primo torneo dell’anno con un successo, il titolo n. 67 in carriera (secondo di fila a Doha), contro il n. 1 del mondo Andy Murray. Una vittoria sofferta dopo un torneo molto complicato, che però ha confermato che Djokovic c’è e non vede l’ora di riprendersi la prima posizione mondiale.
In conferenza stampa il serbo è naturalmente felice: «Certo non potevo chiedere di meglio per cominciare la stagione. Ho vinto tutti gli incontri, compresa questa ultima battaglia, che mi dà molta fiducia per gli Australian Open. Negli ultimi mesi avevo perso proprio la fiducia, ma ora penso di averla ritrovata. Oggi avrei voluto e potuto chiudere prima il match. Insomma, è stata una bella battaglia, a livello fisico e mentale, ci siamo spinti oltre il limite. Quando ci siamo salutati a rete abbiamo scherzato dicendo che ci divertiremo molto se giocheremo sempre a questo livello. Lui è straordinario in difesa, la palla torna sempre indietro, e insomma il match è stato incerto fino alla fine. Io dovevo costruirmi il punto e trovare il momento giusto per andare a rete e attaccare. Dovevo essere aggressivo, era l’unico modo per batterlo. Entrambi volevamo vincere, quando si è in campo non si pensa al livello del torneo o al futuro. Si pensa solo a quel momento, che non si vuole perdere con il tuo avversario più importante a inizio stagione. Entrambi pensavamo la stessa cosa». Djoker poi si è scusato per aver colpito uno spettatore quando la lanciato la pallina tra il pubblico in preda al nervosismo: per questo, a differenza di due mesi fa a Londra (quando era accaduto qualcosa di simile), Nole riceverà una multa. «Accetterò le conseguenze. Non volevo colpire nessuno, devo essere più attento in futuro. Le persone delle prime file vengono colpite spesso anche da servizi potenti».
MURRAY: «MI SENTO BENE» – Dopo Djokovic, anche Murray ha parlato nel post-partita: «Sono molto deluso, ma so che negli ultimi due match ho giocato bene. Mi ha fatto capire che sto bene fisicamente, quindi sono anche felice. A inizio settimana avevo un po’ di dolori ma ora sto bene. In finale non son stato molto cinico, ma ci lavorerò nelle prossime settimane. Credo di avere una possibilità di vincere gli Australian Open».