Djokovic, dopo le precedenti dichiarazioni di supporto alla collega e amica Maria Sharapova, torna sul caso più spinoso del momento. E lo fa in due vesti: da amico e da commentare quanto più possibile oggettivo.
“La conosco da tanto tempo, sono dispiaciuto per quello che le sta accadendo. So che è sempre stata responsabile di se stessa e consapevole, è molto disciplinata, lavora duramente e ama ciò che fa. Come amico, le auguro di riprendersi. Penso anche sia stata molto coraggiosa e umana a prendersi pubblicamente le responsabilità di quel che è successo”.
Interrogato sul meldonium e sulle comunicazioni via mail della WADA, il campione serbo ammette di non leggerle perché “mi fido ciecamente del mio team: se ci sono cambiamenti, lo vengo a sapere”. Prendendo ad esempio la vicenda di Troicki, in passato bannato per 18 mesi, Djokovic dimostra come la comunicazione possa comunque essere migliorata per evitare che in futuro accadano nuovamente cose del genere. Quanto alla medicina, “non la conoscevo, non so pro e contro”.
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