L’austriaco, n. 3 del mondo, presente alla famosa festa che ha scatenato tutte le polemiche con i giocatori che ballano sul palco senza maglietta, ammette sul proprio profilo Instagram che ci sono stati errori da parte dell’organizzazione, ma anche di se stessi : “Sono rimasto scioccato quando ho saputo dei contagi. Ci siamo attenuti alle disposizioni degli organi del governo serbo riguardo alla pandemia, ma era evidente che eravamo troppo ottimisti. Il nostro comportamento era sbagliato ed eravamo troppo euforici. Sono estremamente dispiaciuto e spero che tutti gli infettati guariscano al più presto”.
Thiem ha effettuato 5 test di controllo del COVID-19 che hanno dato tutti esito negativo. Gli ultimi due prima e dopo aver giocato lo scorso fine settimana all’Ultimate Tennis Showdown organizzato da Patrick Mouratoglou nel suo tennis club in Costa Azzurra. Herwig Straka, manager di Thiem e membro del Board ATP, parlando al quotidiano viennese ‘Der Standard’, non è andato per il sottile : “Avevo dato il permesso di partecipare a Dominic a patto che le misure Anti-Covid fossero rispettate con attenzione e invece Djokovic ha trasformato un torneo benefico in un evento pubblicitario. Il torneo si è rivelato stupido e assurdo, organizzato senza criterio e in questo dobbiamo dare la colpa a Novak. Nessuno di quelli che erano lì ha svolto il loro ruolo in modo adeguato e professionale in barba a ogni norma restrittiva sul distanziamento sociale”.
Ora Thiem ha in programma a metà luglio di partecipare alla doppia-esibizione a Berlino con Nick Kyrgios, Alexander Zverev e Jannik Sinner (prima sul cemento e poi sull’erba) e un mini-torneo in Austria con la presenza di Matteo Berrettini, Gael Monfils, Andrey Rublev e Karen Khachanov.
Nicola Devoto