Dominic Thiem è finora il campione più illustre uscito di scena da questi Internazionali Bnl d’Italia, sconfitto in tre set dallo spagnolo Fernando Verdasco sul Pietrangeli. L’austriaco, pur accettando la sconfitta, ha attaccato duramente gli organizzatori dell’evento per la gestione nella giornata di ieri, dove la pioggia ha impedito qualsiasi incontro.
“Va bene, ho perso, okay. Ma voglio dire che non mi piace come i giocatori vengono trattati in questo torneo. A mio parere, non è accettabile, quello che è successo ieri. Ogni singola persona sapeva che avrebbe piovuto tutto il giorno e ci hanno trattenuto qui fino alle 7:00-7:30. Sanno anche da sempre che ci sarebbe stata la partita di calcio ieri sera. Ho impegato un’ora e mezza per tornare all’hotel ieri sera. Dovevo cenare, neanche ho potuto fare dei massaggi altrimenti non avrei dormito abbastanza, poi mi mettono subito, alle 10 di oggi. Non credo sia accettabile. Poi c’è anche da dire che vengo domenica a mezzanotte da Madrid. Il lunedì devo fare tante cose per il torneo, e così non ho avuto nemmeno il tempo di fare un’ora di allenamento. Ci sono molte cose che non sono accettabili. Certo, è uno dei motivi per cui ho perso oggi. Sono piuttosto incazzato a riguardo. Ora non penso davvero alla partita in sé”.
Secondo Thiem la situazione doveva essere gestita diversamente: “Se tutti sanno che piove tutto il giorno, allora lascia che i giocatori se ne vadano alle 2:00 o alle 3:00, quando non c’è traffico, quando non ci sono ragazzi che si picchiano sulla strada. Possiamo andare a casa, fare dei trattamenti, possiamo prepararci per oggi. Non è un problema se piove. Non ci sono nemmeno problemi se abbiamo due o tre partite al giorno, perché può capitare di tanto in tanto. Ma il torneo dovrebbe anche aiutarci un po’: non sto parlando solo per me, ma per tutti. Hanno tenuto Shapovalov e Djokovic fino a tardi e stavano ad un’ora e mezza da qui. Sapevano che non si sarebbe giocata una sola partita di tennis ieri. Ero stanco, esausto, oggi a causa di tutte queste cose di merda [shitty things]”.