Dopo l’esibizione di beneficienza “Match in Africa” svoltasi a Città del Capo insieme a Rafa Nadal, Roger Federer è tornato a parlare del caso “Greta Thunberg” e delle critiche ricevute lo scorso gennaio dalla giovane attivista scandinava per via della collaborazione che il campione elvetico ha con la banca svizzera Credit Suisse (Federer è testimonial dell’istituto di credito elvetico).
#RogerWakeUpNow era l’hashtag promosso dalla Thunberg in riferimento agli investimenti che l’istituto di credito svizzero opera in combustibili fossili e per il processo che esso ha portato avanti contro alcuni attivisti che avevano assediato le sedi della banca.
In un’intervista al giornale svizzero “Tages Anzeiger” Federer ha affermato che la sua popolarità è stata spesso sfruttata contro il suo volere: “A volte le figure di noi personaggi famosi vengono sfruttate per determinati scopi – ha dichiarato Federer– Se aiutiamo qualcuno veniamo criticati per non averlo fatto con qualcun altro. Ho raggiunto un punto in cui devo riflettere attentamente su ciò che sto facendo, non posso essere ovunque, non posso fare tutto. Sono anche un padre e un giocatore di tennis”.
Tuttavia Federer è pienamente consapevole della capacità di influenzare le masse che possiedono alcuni personaggi: “Sono consapevole di poter fare la differenza e aiutare in certe situazioni, prendere il microfono e indirizzare determinate cose. So di poter fare la differenza con la mia popolarità. Penso sia positivo ciò che è sta recentemente accadendo nella coscienza collettiva sul tema dei cambiamenti climatici”.
Federer ha dichiarato inoltre che attaccare gli altri non è il modo giusto di discutere dei cambiamenti climatici: “È importante fare le proprie scelte e trasmettere il proprio messaggio in maniera corretta. Non attaccando gli altri”.