Durante il Master 1000 di Shanghai, Roger Federer in conferenza stampa aveva criticato i media francesi e in generale il mondo del tennis Oltralpe, accusandoli di caricare troppo di aspettative i loro giovani tennisti, parlando subito di loro come “campioni”. Negli ultimi giorni arriva la risposta di Richard Gasquet, che forse è il massimo emblema della promessa non mantenuta in terra francese. Il tennista di Béziers ha avuto di certo un’ottima carriera (14 titoli vinti, best-ranking al n. 7 del mondo e tre semifinali Slam), ma certo non è diventato il dominatore del circuito che in molti si aspettavano. A 9 anni il piccolo Richard appariva sulla copertina di Tennis Magazine, celebrato e osannato come un campione, mentre qualche anno più tardi, da ragazzino, batteva Rafa Nadal; alla fine sappiamo tutti come è andata.
Nonostante la sua esperienza, Richard si è sentito di difendere questo tipo di mentalità: “A volte è anche un bene ricevere complimenti – ha detto -, anche perché c’è già tanta gente che dice che non siamo capaci di fare grandi risultati”. Gasquet non dà alcuna colpa ai media: “Mi sarebbe piaciuto diventare un tennista migliore e arrivare n. 1 o n. 2 del mondo. Ma se non ci sono riuscito, l’unico colpevole sono io“.
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