Gli Australian Open si stanno preparando. Non ci sono certezze assolute sulla situazione sanitaria che ci sarà a gennaio, ma già si pensa a come organizzare il torneo nel caso in cui non si possa svolgere regolarmente.
Il direttore del torneo, Craig Tiley, non sottovaluta assolutamente la situazione, tanto che si è espresso dichiarando che già ci stanno riflettendo: “Stiamo pensando a tutte le ipotesi. Sia al fatto che i giocatori debbano stare in quarantena a lungo prima del torneo o anche che quest’ultimo possa svolgersi senza il pubblico”.
Successivamente continua cercando di mantenere la positività: “Ovviamente la speranza di tutti è che possiamo uscirne rapidamente e che tutta la comunità possa presto tornare a vivere in sicurezza, ma dobbiamo farci trovare pronti ad ogni eventualità”.
Infine, confessa che sono due principalmente i pensieri che affliggono l’organizzazione in caso la situazione non fosse delle migliori a gennaio: “Nel caso in cui le restrizioni siano sempre in atto, stiamo pensando a come agire nel caso in cui i giocatori avessero il bisogno di stare in quarantena prima del torneo, e a come gestire il torneo stesso, che va trasmesso”.