Le Universiadi di Napoli sono terminate da ormai un mese ma il campo da tennis non è stato smontato. I disagi per i cittadini sono parecchi: una distesa di sabbia rossa che si deposita sugli scogli, sulla spiaggia e sugli chalet del lungomare, ad ogni soffio di vento. Le persone devono oltrepassare quella zona con bocca e naso tappati per evitare di respirare il terriccio.
Le persone affermano: “E’ difficile camminare senza essere ricoperti dal terreno. Da un mese viviamo questa situazione e nessuno ci ascolta. Bisogna intervenire prima e non quando ci sono questo tipo di problemi. Le ditte che hanno smantellato i campi andavano controllate e sanzionate. Non c’è solo il terreno. Ci sono anche le fascette con cui legavano le reti di recinzione ed i bulloni delle impalcature. E’ diventato pericoloso per noi e per i bambini che in questa stagione giocano sempre all’aperto”.
Questa situazione difficile ha già attirato l’attenzione di alcuni consiglieri di palazzo San Giacomo che stanno cercando di intervenire: “Stiamo per presentare un’interrogazione agli assessori competenti per individuare le responsabilità e riportare il lungomare Caracciolo al suo splendore” ha affermato Stefano Buono ed il presidente della commissione ambiente Marco Gaudini.
“Durante la realizzazione delle strutture sportive sono stati rimossi anche due lampioni al centro della rotonda che non sono stati rimessi al loro posto. Questo crea diversi problemi di notte, perchè ampie porzioni di strada vengono lasciate al buio. La fontana di fronte alla Rotonda oltre che di terreno è ricolma di rifiuti di ogni genere. Bisogna intervenire al più presto per consentire a tutti di fruire della zona in condizioni igieniche accettabili e senza alcun pericolo”.