Brevi

Il ministro Abodi: “Non abbiamo solo Sinner”

Un progetto per i giovani e la crescita digitale

Il Liceo Scientifico Statale Primo Levi di Roma ha ospitato il quarto appuntamento di Sky Up The Edit, un’iniziativa promossa da Sky per offrire agli studenti tra gli otto e i diciotto anni la possibilità di sviluppare le proprie competenze digitali. L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco come il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi.

Il successo del tennis italiano non è solo Sinner

Nel corso dell’incontro, Abodi ha sottolineato il grande momento che sta vivendo il tennis italiano, merito di un lavoro che parte da lontano: “Bello festeggiare le vittorie, ma queste sono frutto di un percorso di semina”, ha dichiarato. Il Ministro ha riconosciuto il ruolo fondamentale della Federazione, che ha investito risorse e strategie per costruire una base solida, determinante per la crescita di campioni e nuovi talenti.

Il riferimento a Jannik Sinner, attuale numero uno al mondo, è inevitabile, ma Abodi ha voluto ampliare il discorso: “Se Sinner è così, è perché dentro ha qualcosa di speciale, ma anche grazie a una scuola, ottimi maestri, buone infrastrutture e un equilibrio di qualità eccellente sia nel settore maschile che femminile”. Il successo non è dunque il risultato di un caso, ma di una programmazione attenta che ha creato un ecosistema fertile per il tennis italiano.

I Giochi della Gioventù e la promozione dello sport

Un altro tema centrale è stato il ritorno dei Giochi della Gioventù, evento che per generazioni ha rappresentato un punto di riferimento per l’avvicinamento allo sport. Abodi ha spiegato l’importanza di questa iniziativa nel promuovere la pratica sportiva: “Non è un caso che il tennis sia uno dei contenuti di questi giochi. Sono un grande evento e un fattore di promozione, ma dopo l’evento mi auguro resti la voglia di praticare”.

Il Ministro ha poi ampliato la riflessione sul valore dello sport nella società, sottolineando come la vera sfida sia culturale: “Dobbiamo predisporci a star bene. L’obiettivo è che ognuno scelga ciò che lo fa stare meglio, alimentando il benessere fisico e mentale”. In questo senso, la scuola gioca un ruolo fondamentale: “È il luogo più democratico, dove i diritti devono consacrarsi”.

L’evento ha quindi offerto non solo un’occasione per parlare di sport e digitale, ma anche per riflettere su come creare un futuro in cui le opportunità siano accessibili a tutti. L’auspicio è che il tennis italiano continui a crescere, non solo attraverso i campioni di oggi, ma grazie ai giovani talenti che, con le giuste condizioni, potranno essere i protagonisti di domani.

Redazione Tennis Circus

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