John Millman: “Penso sia scontato che quest’anno non si giochi a Wimbledon”

Secondo il tennista australiano il torneo di Wimbledon si avvia verso l'annullamento, vista l'emergenza mondiale arrivata ora anche nel Regno Unito

Gli organizzatori del torneo di Wimbledon non hanno ancora preso la decisione definitiva riguardo lo svolgimento del torneo anche se pare non verrà disputato per questa stagione.

Dall’inizio dell’emergenza, a Londra hanno fatto sapere che non lo avrebbero disputato a porte chiuse, al momento non esiste nemmeno questa possibilità, pare quindi inevitabile la cancellazione.

Al momento Us Open rimane in programma nella settimana prevista seguito a ruota dal Roland Garros con le conseguenti polemiche delle ultime due settimane.

Il saluto finale tra Federer e Millman

Secondo John Millman, tennista australiano che nel primo Slam stagionale è andato molto vicino nell’impresa di eliminare Roger Federer, intervistato da “The Age” l’unica opzione possibile è la cancellazione del torneo.

“Penso dovremmo esser uniti nel nostro processo di recupero quando l’emergenza sarà terminata. Il virus potrebbe portare alcuni tornei a spostare la loro sede, ma se spostare un evento in Sud America dove non non è ancora arrivato il COVID-19 forse non è una buona idea. C’è anche da valutare che alcuni giocatori potrebbero non poter prender parte al torneo, sembra che l’unico modo sia trovare un vaccino che ci permetta di esser tutti immuni.”

Il numero 43 della classifica ATP ha le idee molto chiare sulla situazione mondiale.

“L’obbiettivo ora è sopravvivere, spero che Wimbledon sia cancellato o al limite rinviato, potrebbe  nella migliore delle ipotesi disputarsi ad agosto o settembre. Ci son persone in Asutralia che vivono una situazione sicuramente peggiore per  cui il tennis può passare in secondo piano ora dobbiamo preservare la salute delle persone.”

Thiago Seyboth Wild è stato il primo tennista ufficialmente positivo al COVID-19 e proprio Millman è stato uno dei suoi ultimi avversari.

“Il nostro medico in Davis Cup ci ha rassicurato, son passati parecchi giorni, io mi sento bene per cui sono abbastanza tranquillo.”

 

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