Dopo aver chiuso ormai definitivamente il peggiore capitolo della sua carriera, quello del doping, Maria Sharapova potrebbe essere di nuovo chiamata a difendersi in un processo. Il tribunale di Delhi, India, ha ordinato una relazione informativa contro la tennista siberiana sulla mancata realizzazione di un progetto per un complesso edilizio residenziale che doveva sorgere a Gurgaon, città indiana di poco meno di 200mila abitanti.
I lavori erano affidati alla compagnia Homestead, specializzata nella costruzione di edifici di lusso e il complesso prevedeva un importante complesso residenziale.. Tutto doveva essere pronto a fine 2016, ma così non è successo. Così uno degli acquirenti delle nuove case mai terminate, Bhawana Agarwal., ha sporto denuncia al tribunale di Delhi contro la compagnia, insieme ad altri investitori. Maria Sharapova è stata chiamata in causa perché era stata il principale volto del progetto: nel 2013 era andata a Gurgon per incontrare i futuri acquirenti delle nuove case di lusso e ha avuto un ruolo di prima importanza nella promozione del nuovo complesso e di un’operazione poi rivelatasi fraudolenta. Masha era inoltre stata promotrice del progetto “AcebySharapova”, che prevedeva, all’interno del complesso, la fondazione di un’accademia di tennis e uno store di abbigliamento sportivo.
“Sharapova avrebbe dovuto assicurarsi e della legalità di ciò che stava promuovendo, questo dice la legge”, ha spiegato Agarwal nella sua denuncia, “se gli imputati non avevano la licenza per la costruzione o lo sviluppo del progetto in un’area di 2.500 metri quadri, allora hanno indubbiamente commesso una violazione criminale”. Agarwal ha pagato un anticipo di 70mila euro per ‘prenotare’ un appartamento di lusso.