Due vecchie volpi, due vecchi amici. Era dal 1982, quando sui campi di Vina De Mar si affrontavano Luis Ayala (49 anni) e Ricardo Cano (30), che non si affrontavano due giocatori così “anzianotti”. Federer, prossimo a spegnere le 36 candeline, è l’emblema di un atleta che è riuscito a battere tutto e tutti, compresa l’anagrafica, e se non si muove come una decade fa, poco ci manca. Haas, invece, di anni ne ha appena compiuti 39, e si tiene su standard assai più modesti, racimolando qualche partita qua e là per puro diletto. Ma è proprio l’erba, insieme al cemento, il terreno di gioco su cui si esprime meglio il suo bel talento, a volte mal sfruttato durante la propria carriera. Il tedesco può infatti vantare una semifinale a Wimbledon (persa indovinate contro chi) nel 2009. I testa a testa recitano 13-3 in favore dell’elvetico, ma la partita si preannuncia lo stesso incerta. L’amico Haas ha infatti, nonostante il passivo negli scontri diretti, sempre riservato spiacevoli gatte da pelare e regalato poco o nulla al più concreto svizzero.
Il cammino di Federer sull’erba, grande obiettivo di inizio stagione, comincia quindi con uno dei primi turni più ostici possibili.
Sicuramente vedremo del bel tennis, ma magari ci aspetta anche qualche bel siparietto.