Novak Djokovic: “Giocare davanti a Messi? Ero emozionato”

Nel mondo dello sport esistono pochi momenti in cui due icone assolute si incrociano, creando un’atmosfera speciale che va oltre il singolo evento. È quanto accaduto al Miami Open, dove Lionel Messi, otto volte Pallone d’Oro e stella dell’Inter Miami, ha assistito alla semifinale tra Novak Djokovic e Grigor Dimitrov.

Un’ovazione per Messi, un match senza storia per Djokovic

Seduto in tribuna accanto alla moglie Antonella Roccuzzo, Messi è stato accolto da un’ovazione non appena la sua immagine è comparsa sui maxischermi dello stadio. Il campione argentino ha risposto con un sorriso e un cenno di saluto, mentre in campo Djokovic si accorgeva dell’entusiasmo improvviso sugli spalti.

Il numero uno serbo non ha deluso le aspettative: ha dominato Dimitrov con un secco 6-2, 6-3, chiudendo la pratica in appena settanta minuti e conquistando così l’accesso alla sua ottava finale nel Masters 1000 di Miami. Con questa vittoria, Djokovic si è avvicinato sempre più a un traguardo straordinario: il 100° titolo in carriera, un’impresa che lo proietterebbe nel ristretto club di leggende come Jimmy Connors (109) e Roger Federer (103).

Djokovic emozionato: “Giocare davanti a Messi? Una sensazione speciale”

Al termine del match, Djokovic non ha nascosto l’emozione per la presenza di Messi: “Penso che sia la prima volta che gioco di fronte a lui. Sinceramente ero un po’ emozionato”, ha dichiarato il campione serbo. Ha poi espresso tutta la sua ammirazione per l’argentino, sottolineando quanto sia stato felice di vederlo sugli spalti con la sua famiglia: “Gli sono molto grato per essere venuto. Sono sempre stato un suo fan, come la maggior parte delle persone al mondo”.

L’incontro tra le due leggende non si è limitato alla partita. Dopo la vittoria, Djokovic e Messi si sono ritrovati negli spogliatoi, immortalati in una foto pubblicata da Juan Martin del Potro sui social. Un’immagine che racconta più di mille parole: due icone dello sport, nate entrambe nel 1987, che si incontrano nel pieno della loro straordinaria carriera.

Tra campioni ci si intende

Djokovic, sempre attento ai dettagli e ai simboli, ha concluso il suo intervento con un’osservazione ironica ma significativa: “In realtà abbiamo la stessa età. È bello averlo ancora qui”. Un semplice dato anagrafico che diventa un legame speciale tra due atleti che hanno scritto (e continuano a scrivere) la storia dello sport.

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