L’occhio di falco, introdotto solo pochi anni fa, è diventato uno strumento utilissimo e ormai utilizzato in quasi tutti i campi degli Slam, dei Master 1000, degli Atp 500 e non solo. Il prezzo tuttora è proibitivo: ci vogliono infatti circa 60mila dollari per installarne uno e ovviamente i tornei meno ricchi riescono difficilmente a procurarsene uno. Secondo Bloomberg, la situazione potrebbe presto cambiare: l’ingegnere francese Grégoire Gentil, 44 anni, residente a Palo Alto, ha inventato uno nuovo sistema di hawk-eye chiamato “In/Out”: si tratta di un sensore situato alla cima della rete che può essere connesso alla fotocamera dello smartphone e riesce a monitorare in tempo reale tutte le linee del campo e stabilire in modo abbastanza esatto la posizione di rimbalzo delle palline. Il nuovo sistema è simile a quello impiegato da Tesla e Google per testare i prototipi di automobile con pilota automatico. Secondo gli studi, l’affidabilità del mezzo è pari al 99%. È però il prezzo a sorprendere: appena 200 dollari, una somma che permetterebbe anche ai Challenger e i Futures di dotarsi dell’hawk-eye in tutti i campi. Per ora il è isogna però vedere se l’Atp e l’Itf permetteranno di utilizzare questo dispositivo nelle gare ufficiali.