Panatta scherza su Sinner: “Almeno in uno sport è scarso!”

Il ritorno della terra battuta e la riscossa degli italiani

Con l’avvio della stagione su terra battuta, il tennis italiano torna a farsi sentire, e non solo per meriti sportivi. Tra battute pungenti e applausi sentiti, Adriano Panatta, voce autorevole e carismatica del nostro sport, ha rubato la scena durante un intervento televisivo a La Domenica Sportiva, regalando riflessioni e qualche stoccata dal sapore affettuoso.

Mentre il giovane Flavio Cobolli trionfa a Bucarest e Luciano Darderi continua la sua crescita, l’ex leggenda del tennis ha sottolineato come la superficie rossa costringa a una maggiore tattica e intelligenza di gioco rispetto ai campi veloci: “Sulla terra battuta si deve ragionare di più. Basta con il tennis fatto solo di servizio e colpo risolutivo”. Un chiaro richiamo al gioco più ragionato e meno esplosivo, che tanto gli è caro e che sembra favorire proprio alcuni giovani italiani in rampa di lancio.

“Aspettiamo Sinner”: l’ironia affettuosa e la fiducia nel campione

Nel suo stile inconfondibile, Panatta ha voluto anche mandare un messaggio al numero uno del tennis azzurro, Jannik Sinner, attualmente fermo per motivi fisici e coinvolto in una recente, discussa squalifica. “È brutto essere squalificati quando non hai fatto niente”, ha commentato l’ex campione, riconoscendo la maturità con cui il giovane altoatesino ha gestito la situazione.

Poi il tono si fa più leggero e affettuoso: “La cosa che mi ha fatto sorridere è che lui ha detto che in uno sport è scarso, il ciclismo. Perché lo abbiamo visto palleggiare con la pallina da tennis ed è un fenomeno, nello sci pure…”. Una frecciatina scherzosa che, più che criticare, sottolinea l’eclettismo di Sinner e la stima profonda che Panatta nutre nei suoi confronti. È chiaro che si aspetta molto da lui, e che il suo rientro è atteso come quello di un protagonista insostituibile.

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Tra futuro e memoria: il tennis che emoziona

Panatta, nell’occasione, ha anche speso parole cariche di emozione per Federica Brignone, reduce da un brutto infortunio. Ha parlato della sua forza dentro e fuori dalle piste, sottolineando quanto sia importante per lo sport italiano: “È una tigre. Questa discesa sarà dura, ma tornerà prima delle Olimpiadi più forte di prima”. Parole che si possono applicare anche a Sinner, chiamato a un ritorno in grande stile per continuare la sua scalata.

Mentre il presente regala soddisfazioni grazie ai Cobolli, ai Darderi e ai Berrettini in ripresa, il tennis italiano si affida ancora al suo alfiere, Jannik Sinner. Nonostante qualche imprevisto, l’azzurro resta il faro di un movimento in fermento. E se anche non brilla in bicicletta, in campo continua a essere un ciclone.

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