Lo scorso lunedì Rafael Nadal ha annunciato tramite i suoi profili social che non parteciperà ai Masters 1000 di Indian Wells e Miami in programma nel mese di Marzo. L’infortunio allo psoas iliaco rimediato a Melbourne, che prevede tempi di recupero di 6-8 settimane, non gli ha consentito di essere fisicamente pronto per gli importanti appuntamenti sul cemento americano.
A seguito della mancata partecipazione allo swing statunitense, Nadal uscirà dai top 10 dopo 18 anni in quanto non potrà difendere i 600 punti ottenuti al torneo californiano lo scorso anno. Il maiorchino sarà sicuramente superato da Felix Auger-Aliassime e Hubert Hurkacz che hanno scadenze meno rilevanti da onorare in questo periodo. Altri giocatori, tra i quali Cameron Norrie e Jannik Sinner, potranno scavalcare in classifica il loro rivale, a seconda dei risultati che otterranno nei due eventi americani.
Termina cosi uno dei record piú incredibili della storia del tennis maschile che ha registrato la presenza del campione di Manacor nell’élite del nostro sport per ben 913 settimane consecutive (incluse le prossime due). La sua striscia ininterrotta era iniziata dopo il torneo ATP di Barcellona nell’Aprile 2005, quando Nadal, allora 18 enne si era aggiudicato il titolo. Nel 2020, il 22volte campione slam aveva superato Jimmy Connors, che deteneva questo primato fino a quel momento con 789 settimane. Il record assoluto in questa particolare classifica rimane saldamente nelle mani di Martina Navratilova con 1000 settimane e sembra destinato a resistere ancora per molto tempo.
Nadal rientrerà molto probabilmente all’ATP di Montecarlo sulla sua amata terra battuta, superficie sulla quale avrá ancora buone possibilità di imporsi ai massimi livelli. Il king of clay avrà inoltre ottime chances di rientro nei primi dieci posti della graduatoria ATP nel corso della stagione sul mattone tritato dove, almeno fino al Roland Garros, non ha risultati importanti da difendere.
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