Le polemiche nel match tra Verdasco e Tomic non sono certo mancate. Lo spagnolo si è lamentato per il ritardo nella sospensione del match, mentre il tennista australiano ha avuto da ridire su un’altra questione.
Il 23enne nativo di Stoccarda spiega cos’è successo all’entrata in campo: “Lui era negli spogliatoi per fasciarsi qualcosa. Quando me ne sono andato, pensavo che anche lui stesse facendo lo stesso, quindi sono entrato in campo molto presto, e purtroppo sono dovuto rimanere in campo come un ritardato.”
Queste ultime parole hanno fatto andare su tutte le furie Clara Lawrence, che lavora con l’ente benefico Mencap, che si occupa di ragazzi con difficoltà d’apprendimento: “Vorrei che il giocatore si scusasse e lo incoraggerei a conoscere persone che hanno difficoltà di apprendimento, in modo da poter capire perché questa parola è così dannosa e offensiva. Sono stufa di vedere persone di alto profilo che non capiscono quanto sia sconvolgente e offensivo dire queste cose a persone in difficoltà. Troppe volte ho ascoltato questo termine come se fosse normale. La gente ascolta i personaggi pubblici e pensa che dire certe cose vada bene, ma non è così. L’unico effetto è che le persone con difficoltà di apprendimento non vengono viste come esseri umani, ma come cittadini di secondo piano. E’ lo stesso tipo di discriminazione che viene adottato verso i neri o gli omosessuali”.
In conferenza stampa ieri dopo il match vinto con Albot, Tomic ha corretto subito il tiro: “Chiedo scusa se ho offeso qualcuno. E’ stata intesa nel verso sbagliato.”