Stagione americana a rischio per Andy Murray. Boris Becker: “Gli serve un periodo di riposo”

Non un facile periodo per il n. 1 al mondo, eliminato a Wimbledon e costretto a recuperare in fretta dall'infortunio per difendere i 3700 punti da qui alla fine della stagione.
Che la condizione fisica e mentale di Andy Murray non fosse al massimo lo si era notato già dall’inizio della stagione. Lo scozzese, numero 1 del ranking da ottobre dello scorso anno, ha rimediato durante l’arco del 2017 eliminazioni premature negli appuntamenti clou dell’anno: sconfitta agli ottavi di finale all’Open d’Australia, ritiro a Indian Wells e primo turno a Miami, quarti a Montecarlo, semi a Madrid e primo turno a Roma.
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Al Roland Garros si spinge fino in semifinale, conducendo per 2 set a 1 su Stan Wawrinka per poi perdere al quinto. Arrivato a Wimbledon il detentore del titolo lamenta un fastidioso dolore all’anca, che lo costringe a fermarsi dolorante durante gli allenamenti, a tal punto da mettere in dubbio la sua partecipazione, nonostante ciò arriva ai quarti di finale senza perdere nemmeno un set. Contro il bombardiere americano Sam Querrey però il numero 1 al mondo cade, dopo essere stato in vantaggio per 2 set a 1, per poi rimediare un doppio 6-1. In conferenza stampa lo scozzese afferma come il problema all’anca non gli abbia permesso di competere al meglio, mostrandosi comunque orgoglioso di aver dato tutto in campo e riconoscendo i meriti dell’avversario. Il team dello scozzese non ha ancora rivelato la gravità dell’infortunio, non si esclude che il numero 1 del mondo possa saltare i Masters americani o lo Slam newyorkese stesso.
IL CONSIGLIO DI BORIS – Boris Becker, tre volte campione di Wimbledon ed ex coach di Djokovic, afferma che l’allontanamento dai campi e un periodo di riposo possa essere l’unica soluzione per Andy Murray (così come per Novak Djokovic, del resto): “Andy deve essere onesto con se stesso, l’età è solo un numero ma il corpo è solo uno. Questo problema, che si trascina da diverso tempo, è molto limitante per lui. Il suo gioco è basato quasi interamente sulla corsa e sulla velocità, a differenza di altri che con il servizio comandano e chiudono velocemente i punti, Andy se non può correre non può giocare” Inoltre Becker sa quanto un infortunio possa essere invalidante per un atleta, “Si è messa male mercoledì, ma probabilmente ancora non sa quanto possa peggiorare la situazione”. Murray difende circa 3700 punti fino alla fine dell’anno.
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