Fabio Fognini non avrà certo bei ricordi agli Us Open 2017. Il 30enne ligure ha perso al primo turno dal connazionale Stefano Travaglia, contro ogni pronostico, con il punteggio di 6-4, 7-6 (8), 3-6, 6-0. Durante il match “Fogna” è sempre stato molto nervoso, tra insulti e imprecazioni. A un certo punto del match, forse pensando di non essere sentito, ha dato della “tr*ia” e della “bocc*nara” alla giudice di sedia dell’incontro, Louise Engzell.
Un #Fognini in grande stile!
Due parolacce ("TR…A" e "BOCCH…A) e asciugamano gettato a terra.#Usopen2017 pic.twitter.com/aYCt8R7WKg— Tennis Circus (@Tenniscircus) August 30, 2017
Per questi insulti a sfondo sessista e per altre due violazioni della corretta condotta sportiva, Fognini, n. 22 del mondo, è stato multato rispettivamente di 15 mila, 5 mila e 4 mila dollari. Una multa molto alta, che ricorda la sanzione subita a Wimbledon 2014 per le sue intemperanze sempre in un match del primo turno, che allora aveva vinto: allora la multa era stata di 27.500 dollari.
Come fa notare il giornalista Ubaldo Scanagatta, la multa a Fognini, per quanto salata, non influirebbe troppo sul guadagno di Fabio Fognini in questi Us Open: l’italiano infatti incasserà i 50mila dollari del primo turno in singolare, più (almeno) 22mila dollari del terzo turno in doppio, dove è ancora in corsa insieme a Simone Bolelli. Tolti i 24mila di multa, Fognini incasserebbe 48mila dollari. I guai per Fognini, però, potrebbero non essere finiti qui. Come riporta Ubitennis, il direttore della comunicazione degli Us Open, Chris Widmaier, ha detto che in queste ore stanno cercando di ricostruire per bene quello che è successo: “Siamo molto infastiditi dalla condotta di Fognini, il suo comportamento e il suo linguaggio sono stati completamente inappropriati. Esploreremo altre opzioni, siamo molto scontenti di questa situazione”. La cosa più strana dell’infrazione di Fognini, è che è stata catalogata dall’ITF come “Unsportsmanlike Conduct”, condotta antisportiva appunto, che nel codice di violazione è un tipo di infrazione molto generica. Non si capisce, insomma, perché l’atteggiamento di Fognini non sia stato catalogato come “Audible Obscenity”. Sembra, insomma, che per ora i vertici dell’ITF non siano ancora entrati del tutto nel merito delle parole di Fognini, pesanti e sessiste, che se pronunciate in inglese e sentite da tutti avrebbero provocato come minimo la squalifica immediata.
A poche ore dal fattaccio, Fognini aveva chiesto scusa con un post sul suo profilo Instagram. Scuse non del tutto sentite, dal momento che aveva aggiunto che nonostante fosse “una testa calda” spesso ha “avuto ragione” lui e che in fondo “si tratta solo di una partita di tennis”. Inoltre l’italiano, intervistato dai media italiani a New York, era arrivato a lamentarsi dicendo che “sono tutti moralisti”.
Vedremo insomma come andrà a finire la vicenda. Ricordiamo che nel 2009, durante la semifinale degli Us Open contro Kim Clijsters, Serena Williams aveva aggredito verbalmente una giudice di linea e per questo aveva ricevuto una penalità, che le aveva fatto perdere la partita, e una multa di 10mila dollari, poi aumentata fino a oltre 200mila, a causa della revoca del montepremi vinto in singolare ed in doppio. Ognuno si potrà fare un’idea della gravità dei due rispettivi episodi.