Sono ormai sempre di più gli episodi che mettono in cattiva luce il tennis e che regalano delusioni a tutti gli appassionati che reputano questo sport pulito e dai sani principi. L’ultimo avvenimento, in ordine cronologico, risale alla giornata di ieri, quando era in corso il match di primo turno del Wta di Lussemburgo che vedeva di fronte la seconda testa di serie del tabellone, Julia Goerges, e la giapponese Misaki Doi. La scena incriminata, in particolare, avviene ad un cambio campo nel primo set, sulla situazione di 5-4 in favore della Doi. La tennista di Yokohama chiede infatti l’intervento del coach, tale Christian Zahalka, il quale entra in campo e inizia a darle dei consigli. Proprio durante questa chiacchierata, tra un incitamento e un consiglio, il coach della giapponese si lascia però scappare una frase vergognosa: “Giocare contro di lei è come giocare contro Karlovic, ma con le tette più grosse“. Un commento sessista che lascia interdetti e che non è giustificabile in alcun modo.
Ovviamente l’intenzione era quella di sottolineare quanto il servizio della tedesca fosse imponente ed efficace, ma i termini usati vanno decisamente oltre la soglia della tolleranza. La cosa sorprende ancora di più considerando che Zahalka fosse consapevole di avere un microfono attaccato al petto che cattura tutto ciò che dice e quindi probabilmente ha pronunciato questa frase in maniera così spontanea da non rendersi neppure conto della gravità della cosa.
Il match alla fine se l’è aggiudicato Julia Goerges, che dopo aver ceduto il primo parziale per 7-5 ha chiuso in rimonta, assicurandosi secondo e terzo set con i rispettivi punteggi di 6-1 e 6-3. Probabilmente verranno presi dei provvedimenti da parte degli organi competenti e magari quest’episodio passerà sotto traccia. Ciononostante è vergognoso che nel 2019 si possano pensare ancora queste frasi sessiste e che persone del genere siano a stretto contatto con uno sport come il tennis, più che mai lontano da ciò. Di seguito il video postato su Twitter, che ha suscitato l’indegno di molti utenti.
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Fonte: www.puntodebreak.com