THOUGHTS

Uno, nessuno e Roger Federer

Nel tennis esiste da sempre un paradosso inaccettabile: Federer è il più forte di sempre e Nadal è più forte di Federer. Questa notte, però, mentre l’intera città dormiva, ho assistito alla più grande dimostrazione di talento mai vista in un campo da tennis.
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Giorgi e Fognini a confronto

All’Italia, mediterranea e focosa, sono stati donati, da una simpatica divinità o da un centro di neuropsichiatria, Fognini e la Giorgi. Bazzicando tra siti di illustri specialisti, leggevo svariati pareri su quanto, i due, fossero simili.
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Djokovic, il limite è raggiunto?

Il tennista serbo da un paio di mesi a questa parte ha perso la concentrazione e la determinazione che lo contraddistingueva in campo, con quella grinta che ormai sembra svanita e con delle motivazioni che non sono più quelle di un tempo, è arrivata l’ora di Nole?
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Anche in Federer c’è un po’ di Fognini

La verità, inaccettabile per i sudditi ormai succubi del loro Imperatore, è una sola. Roger, comunque fluido e leggiadro per la solita cantilena secondo cui, soltanto lui, incarni la pure essenza del tennis stesso, non ne aveva la benché minima voglia.
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Bilanci e previsioni di inizio marzo

L’ormai conclamata vittoria di Federer, fusa alla perfezione con una finale in casa Williams dal sapore di muffa, ha riportato nella mente degli appassionati (o fanatici, nel caso del Re svizzero), quel brio fantasioso che da tempo era venuto meno, complice il logorroico dominio gommoso che sembra ormai lontano anni luce.
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Lode incondizionata ad Agnieszka Radwanska

Sbagliano tremendamente, però, coloro i quali la definiscono soltanto pura difensivista, maestra di pallonetti ed inverosimili recuperi liftati. Con tagli, smorzate e superbe geometrie, è infatti la più grande giocatrice d’attacco del tennis contemporaneo.
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