CHALLENGER NOUMEA- In Nuova Caledonia, fin dalla prima giornata, ci sono state molte sorprese, non a caso ben tre teste di serie sono state eliminate al primo turno. Si tratta del sudcoreano Lee (tds 3) sconfitto con un doppio 64 da Norrie, Dennis Novikov battuto da Tristan Lamasine ed infine Stefano Napolitano, unico italiano in tabellone, eliminato dal suo compagno di doppio Menendez. Giunti al secondo turno, nella parte alta del tabellone passano i francesi Mannarino, De Schepper e Lamasine ed il colombiano Falla, mentre nella parte bassa viene eliminata la quarta tds, il giovane transalpino Quentin Halys che, sconfitto dal serbo Milojevic, non riesce a raggiungere il connazionale Bourgue nei quarti. Infine c’è un altro derby ed è quello spagnolo tra Menendez e Carballes Baena. Nei quarti di finale, la prima testa di serie, Mannarino, non delude e passa in semifinale, dove affronterà il veterano Falla. L’altra semifinale, invece, sarà disputata dal giovane Milojevic e dalla seconda testa di serie, Carballes Baena, entrambi vincitori in 3 set.
Si arriva finalmente al penultimo atto del torneo, dove i primi a scendere in campo sono Milojevic e Carballes Baena. A sopresa, lo spagnolo non riesce a proseguire il suo cammino dovendosi arrendere con un doppio 64 al giocatore di Belgrado. Nella seconda semifinale, Adrian Mannarino non tradisce e senza alcun problema estromette Falla dal torneo. La finale è una partita tutt’altro che scontata, infatti se nel primo set il francese vince facile 63, nel secondo parziale è il serbo ad avere l’occasione di portare il match al terzo. Qui, tutta la classe e l’esperienza di Mannarino fanno il loro ingresso in campo, consegnando due break al tennista di Soizy che per il terzo anno di fila si riconferma campione a Noumea. In termini di classifica, per il transalpino non cambia nulla, visti gli 0 punti guadagnati; lo stesso discorso vale per Carballes Baena. Per quanto riguarda Falla, invece, l’anno scorso finalista a Noumea, le posizioni perse sono ben 25, mentre a poter sorridere è il 21enne Milojevic, finalista in Nuova Caledonia, e best ranking conquistato al 201: sono 37 le posizioni guadagnate.
CHALLENGER HAPPY VALLEY- Anche qui, in Australia, fin dal primo giorno ci sono stati incredibili colpi di scena. Neanche il tempo di iniziare e le prime due teste di serie son già fuori. Donald Young (tds 1) si arrende al belga Bemelmans solo al tie-break del terzo set, mentre Joao Souza (tds 2) subisce una gran rimonta da Bachinger che chiude 63 al terzo. Al primo turno vengono estromesse dal torneo anche la quinta testa di serie, Gombos per mano di Jasika, e la settima, Zemlja per mano di Mmoh. Nel secondo turno, nonostante l’assenza di vari pezzi grossi, ci sono comunque molte sfide interessanti. Nella parte alta continua la marcia Bemelmans, che affronterà nei quarti il tedesco Gojowczyk, ed inoltre ci sarà un derby tra teste di serie (3 e 6) che vedrà opposti Kudla e King. Nella parte bassa del tabellone, invece, passano il turno le teste di serie Polansky e Fucsovics, le quali incontreranno rispettivamente Jasika e De Loore.[fncvideo id=62321]
Nei quarti di finale, sono ben 3 le teste di serie che devono abbandonare il torneo di Happy Valley: Omar Jasika e Joris De Loore riescono nell’impresa di giungere in semifinale, entrambi vincendo in 2 set, mentre non riesce a vincere Bemelmans, che deva arrendersi a Gojowczyk, semifinalista che se la vedrà con Dennis Kudla. Per quanto riguarda le semifinali, se una partita è a senso unico e vede Gojowczyk prevalere su Kudla, nell’altro match, Omar Jasika deve stare in campo ben 2 ore e 20 per avere la meglio sul belga De Loore, che si arrende solamente 76 al terzo. In finale, probabilmente l’aussie paga la fatica del giorno prima e Peter Gojowczyk può approfittarne non lasciando neanche le briciole al suo avversario, vincendo con il punteggio di 63 61. Il ranking sembra sorridere al tedesco che guadagna 31 posizioni portandosi alla 158esima posizione, molto lontana però dal suo best ranking. Non è andata per nulla male neanche ad Omar Jasika che, grazie ai 48 punti guadagnati, ha riconquistato la Top 300 guadagnando ben 80 posizioni. Bene anche Bachinger (+22) e De Loore (+11).
CHALLENGER BANGKOK- L’unico challenger della settimana non disputatosi in Oceania è stato quello che forse ha rispettato maggiormente i pronostici, almeno all’inizio. Nel primo turno, tutte le teste di serie hanno passato il turno, ad eccezione dell’ottava, Yannik Reuter, sconfitta dallo sloveno Blaz Kavcic, un tennista che sui Challenger ci ha costruito la carriera. Solo dal secondo turno il tabellone ha cominciato un po’ ad aprirsi viste le sconfitte di Istomin (tds 2) al terzo con Garin, Laaksonen (tds 4) in 2 contro Mertens ed anche Wu (tds 6) in tre parziali da Jeremy Jahn. Molto bene invece Tipsarevic, Sugita e Copil. Ai quarti di finale hanno passato il turno in scioltezza il nipponico Sugita ed il serbo Tipsarevic, semifinalisti della parte alta. Nella parte bassa, invece, se il più quotato Kavcic non ha lasciato scampo al cileno Garin, la terza testa di serie, Copil ha ceduto il passo al tedesco Marterer.
Arrivati al penultimo atto del torneo, nella prima semifinale Sugita e Tipsarevic hanno dato spettacolo, ma il serbo, grazie all’esperienza, è riuscito a chiuderla in 2 evitando un pericoloso terzo set. Nell’altro match, Blaz Kavcic ha avuto bisogno di ben 2 ore e 10 per mettere in atto una rimonta su Marterer. Nella partita finale disputatasi questa settimana a Bangkok, Janko Tipsarevic ha dimostrato che non si diventa numero 8 per caso, e pur impiegando più di due ore, è riuscito a battere l’ostico sloveno con il punteggio di 63 76(1). In termini di classifica, il vincitore Janko Tipsarevic guadagna ben 26 posizioni avvicinandosi alla Top 100. Una posizione in meno, invece, per il finalista Blaz Kavcic che si porta alla 197esima posizione.