Giornata speciale per il giapponese Kei Nishikori, ex numero 4 del mondo e stella della XX edizione dell’Aon Open Challenger – Memorial Giorgio Messina, il torneo internazionale di tennis che è iniziato oggi con la prima giornata delle qualificazioni presso i campi in terra rossa di Valletta Cambiaso con un Total Financial Commitment (montepremi + iscrizione) di 185mila Dollari.
Nishikori, appassionato di calcio, è stato accompagnato dal suo manager Thomas Johansson, leggenda del tennis svedese, e da Stefano Messina, tra gli organizzatori e sostenitori del torneo, allo stadio Luigi Ferraris. Un tifoso speciale per il Genoa perché Nishikori ha vinto in carriera di 12 titoli nel circuito ATP World Tour 500 e 250 con un Prize Money conquistato di 25 milioni di dollari.
Non conosce ancora il suo avversario a Valletta Cambiaso, infatti affronterà nel primo turno del torneo uno dei giocatori che avrà ottenuto il pass per il tabellone principale dopo le qualificazioni. Dunque è stato ufficializzato il main draw, il sipario si alzerà a partire da martedì. Thiago Seyboth Wild, 68esimo nella classifica mondiale, è la testa di serie numero uno e troverà sulla sua strada uno dei qualificati.
Testa di serie numero due il brasiliano Thiago Monteiro che aveva scritto il suo nome nell’albo d’oro del torneo nel 2022, per lui la sfida col francese Gabriel Debru. Assegnate le wild card a disposizione del comitato organizzatore e della Federazione a tre talenti italiani come Jacopo Berrettini, Federico Bondioli e Gianluca Cadenasso.
“Anche quest’anno il nostro torneo vuole mettere in mostra giovani che potranno avere un futuro importante – spiega Mauro Iguera – come è già successo a tanti altri giocatori che abbiamo ammirato a Valletta Cambiaso e poi hanno conquistato posizioni importanti nella classifica mondiale’’. Nel primo turno già tre derby azzurri con le sfide tra Stefano Napolitano, testa di serie numero 5 e Giovanni Fonio ma anche i match Francesco Passaro contro Federico Arnaboldi, mentre Stefano Travaglia affronterà Samuel Vincent Ruggeri.
Guido Godani