Era uno dei nomi più attesi dell’’undicesima edizione del Challenger di Bergamo e non ha certo tradito le aspettative. Stiamo parlando di Pierre-Hugues Herbert numero 141 delle classifiche mondiali e l’unico vincitore di uno slam a partecipare al torneo orobico. Lo scorso anno infatti il tennista transalpino in coppia con Nicolas Mahut ha vinto il torneo di doppio agli US Open.
Nella finale conclusasi poco fa ha giocato sul velluto contro Egor Gerasimov (184 ATP) 23 anni buielorusso che nel torneo bergamasco aveva battuto al primo turno il georgiano Basilashvili, l’olandese Sijsling, e nei quarti Setkic, il bosniaco che a sorpresa aveva eliminato Dustin Brown. In semifinale ha eliminato il giapponese Morita con un doppio 6-4.
Per la cronaca Herbert parte subito forte e conquista il primo set grazie ad un ottimo servizio che gli procura 5 ace. Il francese, abile a capitalizzare l’unica palla break concessa da Gerasimov apparso troppo falloso, porta a casa il primo set per 6-3.
Il secondo set è all’insegna dell’estremo equilibrio tanto che si arriva al tie break senza che nessuno dei due abbia concesso palle break all’avversario. Al tie break è subito Herbert che ottiene subito un mini break e si porta sul 3-0. Gerasimov non ci sta e mette la freccia sul 4-5. Il francese getta il cuore oltre l’ostacolo e chiuda la partita sul 7-5.
Per quanto riguarda la positiva settimana bergamasca (sia per qualità di gioco che per affluenza di pubblico) è stata caratterizzata da equilibrio e l’incertezza, con tutte le prime quattro teste di serie del torneo eliminate sin dai primi turni (in ordine di classifica: Bhambri, Bemelmans, Basilashvili e Basic) e Michael Berrer, tedesco testa di serie numero 5, uscito ai quarti contro il giovane francese Barrere.