INTERNAZIONALI CITTÀ DI BRESCIA (43.000€, Play-It)
Primo Turno Singolare
Luca Margaroli (SUI) b. Constant Lestienne (FRA) 1-6 7-5 7-5
Yannick Jankovits (FRA) b. Denis Matsukevitch (RUS) 6-2 6-2
Laurynas Grigelis (LTU) b. Oscar Otte (GER) 6-4 7-6(6)
Giovanni Fonio (ITA) b. Lorenzo Sonego (ITA) 7-6 2-6 6-3
Alex De Minaur (AUS) b. Bernabe Zapata Miralles (SPA) 7-6(2) 6-3
Jurgen Zopp (EST) b. Andrea Pellegrino (ITA) 7-6(4) 6-2
Patrik Nema (SVK) b. Aliaksandr Bury (BLR) 7-6(8) 7-6(7)
Mirza Basic (BIH) b. Andrea Basso (ITA) 7-6(1) 6-4
Andreas Seppi (ITA) b. Volodoymyr Uzhylovskyi (UCR) 7-5 6-4
Ricardas Berankis (LTU) b. Andrea Arnaboldi (ITA) 3-6 6-2 6-2
C’è stata molta più Italia nella seconda parte di programma di questo martedì agli Internazionali di Tennis Città di Brescia. Ad aprire le danze sul centrale è toccato a Sonego e Fonio, che hanno dato vita ad un derby tra giovani talenti nostrani molto equilibrato e dall’esito sorprendente. A imporsi infatti è stato chi, almeno fino a stamattina, questa partita non avrebbe neanche dovuto giocarla, essendo entrato in extremis in tabellone soltanto grazie al forfait dell’ultimo minuto di Igor Sijsling, vincitore qui nel 2016. Stiamo parlando di Giovanni Fonio – eliminato nell’ultimo turno delle qualificazioni da Uzhylovskyi con un sonoro 62 61 – che ha saputo di essere stato ripescato nel main draw all’ora di pranzo, solo 10 minuti prima del suo match con Sonego. Inaspettatamente il 19enne piemontese, entrato in campo con la mente sgombra da ogni pressione e con la consapevolezza di non avere nulla da perdere, si è aggiudicato la battaglia, cogliendo così il primo successo a livello Challenger all’esordio assoluto nel circuito. L’allievo di Matteo Sacchi ha dimostrato di trovarsi alla grande sul rapido play-it bresciano, sfoggiando uno schema servizio-dritto (soprattutto a sventaglio) di buona qualità e un rovescio a una mano parecchio spettacolare ma ancora ballerino. Il primo set si è giocato punto a punto ed inevitabilmente si è risolto al tie break, dove Fonio è riuscito a spuntarla con il punteggio di 11 a 9. Nel secondo un calo di tensione, dovuto forse a un po’ di appagamento, del novarese ha permesso a Sonego di scappare subito via e di archiviare il parziale con un comodo 62. Nel terzo Fonio ha ritrovato i suoi colpi e le sue certezze, impedendo al suo rivale di trovare il giusto ritmo da fondo campo. A far la differenza in suo favore è stato un break nell’ottavo gioco, ottenuto con un chirurgico dritto a sventaglio, eseguito in totale sicurezza grazie a una risposta di puro istinto con il rovescio a una mano, degna del miglior Bolelli, su una prima violentissima di “Sonny”. Chiamato a servire per il match, inizialmente ha sentito un po’ il momento, incartandosi da solo e regalando due punti all’avversario. Poi però si è scosso e in un amen ha ribaltato l’inerzia del game, chiudendo con uno splendido rovescio in contro balzo. Domani se la vedrà sicuramente con un giocatore slovacco che di nome fa Lukas: o Lukas Lacko, fresco vincitore del ricco Challenger di Bratislava, o Lukas Klein, passato dalle forche caudine dalle qualificazioni. Decisamente più abbordabile il secondo…
Purtroppo, come da pronostico, tutti gli altri “azzurri” scesi in campo oggi, fatta accezione per Andreas Seppi, non ce l’hanno fatta a qualificarsi per gli ottavi di finale. Pellegrino e Basso si sono arresi rispettivamente all’estone Zopp e al bosniaco Basic, al termine di due match dall’andamento simile: dopo un primo set assai equilibrato, risolto al tie break dal giocatore più esperto, nel secondo i “nostri” non ce l’hanno fatta a tenere il ritmo dell’avversario di turno (in particolare Pellegrino), alzando subito bandiera bianca. Andrea Arnaboldi, invece, è caduto sotto i colpi del lituano Berankis, nonostante una buona prestazione. Troppo forte e troppo più abituato a certi livelli il finalista del recente ATP 250 di Mosca che, perso a sorpresa il primo parziale, ha avuto la lucidità di adattarsi al tennis del suo rivale e, una volta prese le misure, ha cominciato a imporre il suo gioco, archiviando la pratica senza troppe difficoltà. Per la gioia del pubblico locale, Andreas Seppi ha fatto il suo dovere e ha staccato il pass per il prossimo turno, superando il qualificato Uzhylovskyi in due set abbastanza combattuti. Il gigante ucraino, nonostante un fisico non propriamente asciutto per usare un eufemismo, ha reso la vita difficile al “Kid di Caldaro” soprattutto nella prima partita, dove ha servito per il parziale, dopo aver mancato un set point in risposta. Nella fase cruciale dell’incontro però “Seppio” ha fatto valere il suo status di top player per la categoria, aumentando la pressione da fondo campo e diminuendo il numero di gratuiti. Risultato… due break consecutivi realizzati e primo set in cassaforte. Da quel momento in poi l’azzurro, visibilmente più concentrato, ha gestito con esperienza la sfida, chiudendo i conti in un’ora e otto minuti. Prossimo ostacolo il classe ’99 spagnolo Davidovich Fokina, campione quest’anno di Wimbledon Junior e qua a Brescia grazie a una wild card concessagli dagli organizzatori. Non sarà semplice perché il ragazzino iberico ha molte soluzioni nel suo repertorio, specialmente dalla parte del dritto. Andreas dovrà essere bravo a sfruttare i passaggi a vuoto, abbastanza prevedibili per un 18enne, che il giovanissimo connazionale di Nadal avrà nel corso della partita.