Challenger Caltanissetta
Quest’oggi a Caltanissetta, nella splendida cornice di Villa Amedeo, si sono completati i match di primo turno. Il programma odierno era davvero interessante, con tanti giocatori importanti che si sono dati battaglia per un posto negli ottavi di finale. Tra tutti spiccano i nomi di Pablo Cuevas, Ernest Gulbis e Paolo Lorenzi, tre assoluti top player per il circuito minore che, invogliati dal ricco montepremi e dai 125 punti riservati al vincitore, hanno scelto Caltanissetta come trampolino di lancio per risalire la china. Rispetto agli altri due “nobili decaduti”, “Paolino”, ancora lontano dalla sua miglior condizione, non è riuscito a superare il turno, perdendo con il baby talento spagnolo Davidovich Fokina, entrato in tabellone grazie a una wild card concessagli dal organizzatori. Dopo un primo set abbastanza equilibrato, dove a far la differenza in favore del ragazzo iberico è stato un break nel nono gioco, il senese ha staccato la spina nel secondo (sintomo di una condizione fisica piuttosto deficitaria), subendo un eloquente bagel. Come appena detto, Cuevas senior (nel main draw c’era pure il fratellino Martin, battuto oggi da Miljan Zekic) e Gulbis hanno invece fatto la voce grossa: l’uruguagio ha superato in tre set lo slovacco Kovalik, sempre temibile su questi campi, mentre l’ex top ten lettone ha concesso solo sei game al nostro “Lucone” Vanni.
Il tennis tricolore può comunque sorridere per le vittorie di Donati e Caruso. “Teo” ha sconfitto, al termine di due set molto lottati, il norvegese Ruud, uno dei NextGen più forti in assoluto sulla terra rossa. “Salvo”, siciliano doc e quindi idolo del pubblico nisseno, ha piegato sempre in due parziali il brasiliano Thiago Monteiro; spartiacque dell’incontro è stato il tie break della prima partita, vinto per 8 punti a 6 dall’allievo di Paolo Cannova, perché da quel momento in poi il numero 140 del mondo è calato vistosamente. Non ce l’ha fatta invece l’altro siciliano in tabellone, Omar Giacalone, caduto sotto i colpi di un ispirato Attila Balasz. Infine si segnalano i successi convincenti di Alessandro Giannessi (reduce dalla semifinale raggiunta nel Challenger di Poznan), sul lucky loser Janvier, e di Federico Gaio, uscito vittorioso nel derby azzurro tra qualificati con Marco Bortolotti.
R1: (WC)Alejandro Davidovich Fokina (ESP) d. (1)Paolo Lorenzi (ITA) 64 60
R1: Zdenek Kolar (CZE) d. Victor Estrella (DOM) 63 62
R1: Facundo Bagnis (ARG) d. Renzo Olivo (ARG) 62 40 RET
R1: Jaume Munar (ESP) d. (5)Laslo Djere (SRB) 06 62 64
R1: (Q)Federico Gaio (ITA) d. (Q)Marco Bortolotti (ITA) 62 61
R1: Salvatore Caruso (ITA) d. (7)Thiago Monteiro (BRA) 76(6) 62
R1: (Q)Miljan Zekic (SRB) d. (LL)Martin Cuevas (URU) 75 76(5)
R1: Matteo Donati (ITA) d. Casper Ruud (NOR) 76(8) 75
R1: Ernests Gulbis (LAT) d. Luca Vanni (ITA) 62 64
R1: Alessandro Giannessi (ITA) d. (LL)Maxime Janvier (FRA) 61 64
R1: Attila Balazs (HUN) d. (WC)Omar Giacalone (ITA) 60 62
R1: Marcelo Arevalo (ESA) d. (Q)Marc Sieber (GER) 16 61 75
R1: (2)Pablo Cuevas (URU) d. Jozef Kovalik (SVK) 36 75 64