In un Centrale di San Benedetto stracolmo, Matteo Berrettini si regala la prima gioia a livello Challenger e lo fa battendo Laslo Djere, tds 4, che partiva senza dubbio con i favori del pronostico. L’azzurro ha disputato un match pressochè perfetto, dimostrando un’enorme solidità in battuta, ove non ha concesso praticamente nulla, e tentando di sorprendere l’avversario sul suo turno di servizio, in particolare nel secondo set questa strategia ha portato i suoi frutti. Oltre al classico schema servizio-dritto, che Berrettini ha messo in atto in maniera molto efficace, oggi è stata particolarmente utile la palla corta, molto cercata dall’italiano, il quale ha chiamato a rete parecchie volte Djere e, nella maggior parte dei casi, ha avuto ragioni. Inoltre, il giovane azzurro ha vinto diversi scambi prolungati ed ha spesso portato all’errore il serbo, apparso un po’ nervoso ed abbastanza stanco in quanto reduce già dal torneo di Perugia, che lo ha visto arrivare in finale e vincere. Questa vittoria proietta Matteo alla posizione numero 173, che sancisce dunque l’esordio nei Top 200, ma gli dà una grossa mano anche in ottica NextGen Finals, infatti permette all’azzurro di issarsi alla 17esima piazza e di tentare l’assalto ai primi della Race. [fncvideo id=106619 autoplay=false]
PRIMO SET- La prima frazione di gioco si è aperta subito con un break, arrivato nel secondo gioco in favore dell’azzurro, che si è quindi trovato a gestire un vantaggio importante, ma in maniera inaspettata. Complice anche un ottimo rendimento al servizio, Berrettini non ha rischiato praticamente nulla sui propri turni di battuta, anzi è andato vicino a mettere a segno un secondo break ma, malgrado due palle break avute nel sesto gioco, non è riuscito a piazzare l’allungo ed ha mantenuto un solo break di vantaggio. Il set non ha riservato altri colpi di scena ed è filato via liscio verso il 63 in favore dell’azzurro, maturato in 39 minuti.
SECONDO SET- Il secondo parziale si è invece rivelato un vero e proprio assedio, ma non da chi ci si aspettava avesse dato il tutto per tutto, bensì da chi aveva già un consistente vantaggio, ma voleva assolutamente chiuderla in due: stiamo ovviamente parlando di Matteo Berrettini, che ha dominato tutti i suoi turni di battuta ed ha aggredito il suo avversario in risposta, di fatto mettendolo alle strette fin dal primo gioco. Proprio fin dal game d’apertura l’azzurro ha provato a strappare il servizio al suo avversario, ma la palla break non è stata convertita; una storia simile si è ripetuta nei due seguenti turni di servizio del serbo, nei quali Berrettini è stato rispettivamente 30-15, ma senza arrivare a palla break, e 40-30 più vantaggio esterno, quindi ben due chances di break, che però l’italiano non ha convertito. Il tanto agoniato break è finalmente giunto nel settimo game, quando l’azzurro si è portato avanti 30-0, per poi farsi rimontare fino al 30 pari ed in seguito perdere due punti sanguinosamente, in particolare poichè il punto che ha consegnato il break è stato un doppio fallo. Con il match in pugno, Berrettini è stato “autore della sua fortuna” e si è incamminato verso la vittoria del titolo, arrivata al terzo match point grazie ad un rovescio affossato a rete da parte di Djere, il quale può comunque ritenersi soddisfatto di queste due settimane. Il giovane Matteo vince quindi il primo Challenger in carriera, dopo le finali perse ad Andria e Quangzhou, rispettivamente contro Vanni e Fabbiano, ed approda nella Top 200 per la prima volta, issandosi alla posizione 173 e migliorando il proprio best ranking di ben 56 piazze.
M Berrettini d L Djere 63 64
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Giulia la veggente!!forse ci prendi veramente ahah
Va beh ho dei poteri magici lo ammetto
Ps top 100 assicurato, ora bisogna capire solo quando ci entra!
Il prossimo anno
Bravo Matteo